Rare mutazioni genetiche aumentano i rischi della chemioterapia

I pazienti con mutazioni nel gene DPYD hanno maggiori possibilità di gravi effetti tossici in seguito al trattamento con alcuni agenti chemioterapici. Ora una rassegna pubblicata sulla rivista The Oncologist rivela che alcune varianti rare di questo gene sono associate a un aumento di ben 25 volte di tossicità fatale

Le fluoropirimidine, tra cui la 5-fluorouracile e il suo profarmaco orale capecitabina, sono agenti chemioterapici che giocano un ruolo importante in diversi tumori, tra cui quelli gastrointestinali, mammari e di testa e collo. Come ben noto questi farmaci possono avere effetti tossici che risultano più frequenti negli individui che presentano varianti patogenetiche nel gene DPYD. In rari casi la tossicità legata a particolari mutazioni può essere addirittura fatale. Per stabilire con maggiore precisione l’entità del legame tra varianti patogenetiche nel gene DPYD e tossicità fatale da 5-fluorouracile o capecitabina, alcuni ricercatori libanesi del Dartmouth-Hitchcock’s Norris Cotton Cancer Center hanno condotto una rassegna degli studi finora condotti, pubblicata sulla rivista The Oncologist. Ebbene dai dati raccolti emerge che alcune varianti rare del gene DPYD, presenti nel 4% di tutti i pazienti oncologici, sono associate a un aumento di ben 25 volte della tossicità fatale dopo il trattamento con dosi standard dei due chemioterapici. Il rischio assoluto di tossicità fatale è risultato dello 0,1% nei pazienti senza mutazioni nel gene DPYD e del 3,7% negli individui portatori delle tre varianti genetiche più gravi.

L’opportunità offerta dai test farmacogenetici

I dati emersi dalla rassegna danno ulteriore sostegno all’analisi farmacogenetica di DPYD che, dalla primavera del 2020, è fortemente raccomandata dall’Agenzia europea dei medicinali prima della terapia con fluoropirimidine, soprattutto in caso di pazienti con particolari caratteristiche cliniche (contemporanea presenza di altre patologie, stadio del tumore, ecc.) o in casi di tossicità gravi o inattese comparse durante la terapia con questi chemioterapici.

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