L’ambulatorio di IEO per la profilazione molecolare dei tumori ginecologici

Il centro è stato creato per rendere più accessibili i test molecolari necessari per personalizzare le terapie e i test genetici di screening per le sindromi ereditarie correlate alle neoplasie ginecologiche

Ormai da tre anni è attivo presso l’Istituto Oncologico Europeo (IEO) di Milano un ambulatorio di Ginecologia Molecolare Personalizzata che mira a fornire alle donne con tumori ginecologici terapie sempre più personalizzate grazie alla profilazione molecolare della neoplasia e delle caratteristiche della singola paziente. Non solo, grazie ai test molecolari possono essere identificate anche pazienti ad alto rischio ereditario di tumori per avviare percorsi di prevenzione e sorveglianza oncologica. Ne parliamo con Ilaria Betella, chirurga oncologa della Divisione di ginecologia chirurgica di IEO e tra i professionisti impegnati nell’ambulatorio.

Ilaria Betella

Medicina di precisione per i tumori ginecologici

«L’ambulatorio di Ginecologia Molecolare Personalizzata è nato nell’ambito del Women Cancer Center dello IEO, grazie alla sinergia tra la Divisione di Ginecologia Chirurgica e l’Unità di Genetica Oncologica (che fa parte dell’Anatomia patologica e che è diretta dalla professoressa Elena Guerini Rocco) – premette Betella -. Le due divisioni hanno sempre collaborato e l’ambulatorio è stato pensato per offrire a tutte le donne con tumori ginecologici uno strumento per guidarle nell’ambito della medicina di precisione. I piani di cura vengono decisi in relazione alle caratteristiche della paziente e al profilo biologico molecolare del tumore con il fine di prescrivere solo quei farmaci e trattamenti necessari».

Negli ultimi anni sono stati fatti grandi progressi nella profilazione molecolare dei tumori. In particolare in ambito ginecologico è in atto un cambiamento epocale delle strategie diagnostico-terapeutiche. Per esempio riconoscere che un tumore dell’ovaio o dell’utero è associato a una sindrome ereditaria di predisposizione al cancro può avere importanti implicazioni terapeutiche e di prevenzione sia per la donna malata sia per i familiari sani a rischio. 

Che cosa prevede il Servizio

L’ambulatorio di Ginecologia Molecolare Personalizzata offre una consulenza preliminare, che può essere eseguita in presenza oppure in modalità telematica, per agevolare le pazienti che abitano in altre aree di Italia o che non riescono a presenziare alla visita per altri motivi.

«Durante la consulenza preliminare vengono valutate le caratteristiche della paziente, della neoplasia, nonché dei trattamenti eseguiti – spiega Betella -. Dopo questa valutazione, qualora l’esecuzione di un profilo molecolare rappresenti uno strumento utile per le indicazioni diagnostiche/terapeutiche successive, si identificano i test diagnostici utili e si danno indicazioni alle pazienti per eseguirli vicino a casa o in Istituto. In questo secondo caso è sufficiente inviare il materiale dei preparati istologici delle proprie biopsie o dell’intervento chirurgico eseguito altrove per eseguire la profilazione molecolare».

La maggior parte dei test sono eseguiti in convenzione con il Servizio sanitario nazionale, senza costi per le pazienti e i tempi di esecuzione sono di circa 10 giorni lavorativi, dal momento in cui arriva il campione. Una volta avuti i risultati, si pianifica un’altra consulenza per spiegarne l’esito e le implicazioni sul percorso di cura. In scenari terapeutici dove più opzioni di trattamento sono ormai disponibili, il profilo molecolare guida nella scelta dell’indicazione più adatta alla paziente e al suo tumore.

L’accesso all’ambulatorio

Le pazienti con tumori ginecologici interessate a una consulenza, possono accedere all’ambulatorio di Ginecologia Molecolare Personalizzata attraverso il CUP dell’IEO (02 94379001) o l’e-mail del servizio (ginecologiamolecolare@ieo.it).

«Il nostro ambulatorio nasce dalla necessità di estendere l’accesso alla medicina di precisione a tutte le pazienti affette da neoplasie ginecologiche e provenienti da aree in cui questi servizi non vengono soddisfatti. L’ambulatorio si rivolge in particolare alle donne con nuova diagnosi di carcinoma ovarico di alto grado per le quali è indicata l’esecuzione dei test BRCA ed HRD per guidarle nella scelta delle diverse opzioni terapeutiche e alle pazienti con nuova diagnosi di carcinoma dell’endometrio per le quali la profilazione molecolare della neoplasia, permette un corretto inquadramento diagnostico e terapeutico. Tutte le pazienti con tumori ginecologici, qualora loro stesse e/o i medici di riferimento (ginecologi ed oncologi) vedano la necessità di approfondimenti diagnostici per una terapia più personalizzata, possono accedere a questo ambulatorio.».

I test per la profilazione dei tumori ovarici

«A seconda della diagnosi oncologica e della fase della malattia, la paziente verrà indirizzata verso specifiche profilazioni molecolari o direttamente oppure dopo discussione al Molecular tumor board interdivisionale, diretto dal professore Giuseppe Curigliano. Tra i test che prescriviamo direttamente, vi sono le già citate valutazioni dei geni BRCA1 e BRCA2 a cui recentemente si è aggiunta la valutazione dello stato dell’HRD. L’HRD, o Homologous Recombination Deficiency, è una “cicatrice genetica” legata a una alterata capacità del DNA delle cellule di ripararsi – riferisce Betella -. Questi test hanno finalità predittive nel senso che consentono di guidare la scelta di terapie personalizzate, in particolare con i PARP inibitori. Non solo, questi test hanno anche valenza preventiva in quanto rappresentano un pre-screening per l’identificazione di alterazioni di BRCA su tessuto tumorale. Donne con alterazioni di BRCA su tumore verranno indirizzate a consulenza genetica e qualora risultassero portatrici di varianti germinali dei geni di BRCA, potranno essere indirizzate insieme ai propri familiari a percorsi di riduzione del rischio oncologico».

Le analisi per le neoplasie dell’endometrio

Anche per le donne affette da carcinoma dell’endometrio sono disponibili test di profilazione molecolare da eseguirsi alla diagnosi. In particolare sono quattro gli elementi importanti da valutare: l’espressione delle proteine del mismatch repair (MMR), p53 e i recettori per gli estrogeni, che possono essere analizzati con semplici test di immunoistochimica, nonché la presenza di mutazioni del gene POLE, analizzato con tecniche di sequenziamento del DNA. «La valutazione delle proteine MMR, oltre a indirizzare la terapia, permette anche di eseguire un pre-screening per la sindrome di Lynch, una condizione ereditaria che espone ad un alto rischio di alcuni tumori, tra cui quello dell’endomentrio. Dobbiamo ricordare che circa il 30% dei tumori dell’endometrio presentano un deficit delle proteine del MMR e, di questi, il 10% si è sviluppato proprio nel contesto si una sindrome di Lynch» conclude Betella.

Antonella Sparvoli

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