Psiconocologia: puntare anche sui servizi online

L’Italia è all’avanguardia, ma sono ancora troppo pochi i professionisti presenti nelle strutture ospedaliere e sanitarie. Un sondaggio del portale Psiconcologia.net rivela il desiderio di pazienti e caregiver di disporre di questo servizio, anche non in presenza

La psiconcologia è diventata una branca indispensabile nel team che combatte i tumori. Lo conferma un recente sondaggio promosso dal portale Psiconcologia.net, indirizzato a pazienti ed ex pazienti oncologici, caregiver, familiari e amici di chi ha avuto un tumore.

Depressione, ansia e disagio piscologico colpiscono la maggioranza dei pazienti oncologici e per ben il 92% le difficoltà emotive hanno inciso nel percorso di cura.

I risultati del sondaggio

Dall’indagine promossa da Psiconclogia.net, in cui sono state analizzate quasi 3000 risposte sulle difficolta emotive vissute da malati e dalle persone che gli sono state accanto, è emerso che solo il 20% di pazienti e familiari ha svolto sedute con lo psiconcologo, che tuttavia sono proseguite in modo saltuario per oltre l’80% di loro. Il supporto di uno psiconcologo è però considerato prezioso da quasi 9 pazienti su 10, la maggior parte dei quali considera utile anche il supporto online.

«Per i pazienti oncologici non conta soltanto allungare la vita in termini di tempo, ma anche che questo tempo sia di qualità – fa notare Gabriella Pravettoni, direttrice della Divisione di psiconcologia dell’Istituto europeo di oncologia (IEO), professoressa di psicologia delle decisioni all’Università Statale di Milano e membro del Comitato scinetifico di Psiconcologia.net -. Per questo è fondamentale offrire un supporto perché queste persone possano prendersi cura di sé anche a livello psicologico ed emozionale, non solo fisico. La survey che abbiamo diffuso ha raccolto dati importanti, che mostrano una forte predisposizione dei pazienti ad avviare un percorso di sostegno psiconcologico: l’89% degli intervistati pensa infatti si tratti di un servizio molto utile».

Lacune da colmare anche con i consulti online

Nonostante il grande interesse per il supporto psiconcologico mostrato dai pazienti oncologici solo il 16% riferisce una presenza continua del terapista nella struttura in cui lui o il suo familiare ha effettuato le cure. «Si tratta di una lacuna che, per essere colmata, richiede azioni concrete, come l’offerta di un servizio di sedute online, accessibili a tutti, anche a chi ha difficoltà di movimento o, a causa delle terapie, non si trova in condizioni ottimali – riferisce Pravettoni -. È un servizio a cui il 71% degli intervistati si affiderebbe. Abbiamo già sperimentato questa modalità con i teleconsulti durante il Covid-19 ed è stata accolta così positivamente che ancora oggi esistono piattaforme online frequentatissime dedicate proprio al supporto psicologico. Il nostro impegno, nel prossimo futuro, sarà rivolto proprio in questa direzione».

Benefici sulla soprvvivenza

Sull’utilità del supporto online concorda anche Saverio Cinieri, presidente Fondazione AIOM, Associazione italiana di oncologia medica. «Anche il supporto psiconcologico deve adeguarsi e rispondere ai bisogni di questi pazienti, con tutti gli strumenti utili, incluse le sedute online – dice Cinieri -. La cura di depressione, ansia e altri disturbi mentali legati al cancro va considerata quale componente essenziale del trattamento oncologico, perché si pone l’obiettivo di alleviare il distress emozionale e di promuovere il benessere e la qualità di vita. Inoltre, si traduce in un miglioramento della sopravvivenza».

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