Più vicina la diagnosi precoce del cancro al pancreas

La scoperta di un pannello di biomarcatori potrebbe avere un profondo impatto sulla capacità di identificare i pazienti a rischio di sviluppare il tumore pancreatico

La diagnosi precoce del tumore al pancreas può fare una differenza sostanziale nel trattamento e nella sopravvivenza dei pazienti con questa neoplasia. Purtroppo, ad oggi, nella maggior parte dei casi la malattia viene diagnosticata in fase avanzata, complici sintomi vaghi e la mancanza di strategie di screening di popolazione. Tuttavia negli ultimi anni si stanno aprendo nuovi scenari, anche grazie a test che analizzano specifici biomarcatori, come nel caso di uno studio recente, coordinato da ricercatori del Trinity College di Dublino e pubblicato sulla rivista Scientific Reports (Multi-omic biomarker panel in pancreatic cyst fluid and serum predicts patients at a high risk of pancreatic cancer development | Scientific Reports). Gli studiosi si sono concentrati, con risultati promettenti, sulle lesioni cistiche pancreatiche per identificare i pazienti ad alto rischio di sviluppare cancro al pancreas attraverso l’analisi di una serie di fattori nel sangue e nel fluido presente all’interno delle lesioni cistiche.

Le lesioni cistiche e il pannello di biomarcatori

Le cisti del pancreas sono “sacche” piene di liquido che si possono trovare sulla superficie di questo organo o al suo interno. La maggior parte sono di natura benigna ma alcune hanno il potenziale di trasformarsi in lesioni tumorali. Attualmente non ci sono strumenti per identificare le cisti pancreatiche “ad alto rischio” di progressione maligna. Da qui l’idea dei ricercatori irlandesi di utilizzare una serie di marcatori nel sangue dei pazienti e nel fluido nelle loro lesioni cistiche per differenziare le cisti a basso o alto rischio. Nello studio, i biomarcatori identificati dai ricercatori sono stati combinati per creare un pannello unico che ha mostrato di avere un’elevata accuratezza nella sua capacità di distinguere tra pazienti a basso e ad alto rischio.

Monitoraggio dei pazienti a rischio e prospettive

Analizzando dati multi-omici con tecniche per studiare l’espressione di geni e proteine, i ricercatori irlandesi hanno generato più set di dati con diversi biomarcatori per poi scegliere i più performanti e definire un pannello con 10 marcatori, il quale ha mostrato un’elevata precisione per stratificare il rischio di progressione tumorale delle lesioni cistiche. I diversi set di dati così come il pannello finale sono stati condivisi e ora disponibili per il download e l’uso per scopi di ricerca, per lo sviluppo di nuovi trattamenti o l’identificazione di percorsi biologici chiave coinvolti nello sviluppo di lesioni cistiche pancreatiche o nella loro progressione verso il cancro al pancreas.

«Migliorare i risultati e i tassi di sopravvivenza per i pazienti che affrontano una diagnosi di cancro al pancreas è la nostra priorità di ricerca – ha segnalato la ricercatrice Laura Kane, l’autrice principale dello studio -. In questo studio abbiamo creato un promettente pannello di biomarcatori con il potenziale per aiutarci a identificare gli individui con un alto rischio di sviluppare il cancro al pancreas. La nostra speranza è che con un ulteriore sviluppo, questo pannello di biomarcatori ci consentirà di monitorare efficacemente i pazienti ad alto rischio, di rilevare il cancro al pancreas in una fase precoce e quindi migliorare i risultati e i tassi di sopravvivenza per questi pazienti».

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