Consigli per sessualità e vita intima dopo un tumore ginecologico

Le terapie per i tumori, a maggior ragione per quelli che riguardano l’apparato genitale, possono avere pesanti ricadute sull’intimità e la relazione affettiva con il partner. Per venire incontro alle donne è ora disponibile una pratica guida gratuita con suggerimenti e risposte chiare

Quando si ha un tumore quelli della sessualità e dell’intimità sono aspetti che passano in secondo piano. Si parla infatti poco degli effetti collaterali che le terapie prescritte per i più frequenti tumori femminili provocano, come atrofia vaginale, incontinenza e difficoltà nei rapporti sessuali, e delle ricadute che possono avere sulla sfera sessuale. 

Tuttavia recuperare un’immagine di sé e una sessualità soddisfacenti sono aspetti a cui va data la giusta attenzione per il benessere complessivo e una migliore qualità di vita delle pazienti, che sempre più spesso guariscono o convivono anche per molti anni con un tumore ormai cronico. Per aiutare le donne a riprendere in mano la propria vita intima ACTO (Alleanza contro il tumore ovarico) Italia, in occasione delle VI Giornata mondiale dei tumori ginecologici, ha messo a disposizione una guida gratuita, scaricabile online, patrocinata da ENGAGe (European Network of Gynecologic Advocacy Groups) e realizzata dall’Associazione Pazienti belga ESPERANZA.

Rompere il tabù

I numeri indicano che oltre la metà dei pazienti oncologici soffre in silenziosa solitudine il contraccolpo fisico e psicologico della neoplasia sull’intimità. L’impatto del tumore sulla sessualità è diverso per ciascuno e dipende dall’interazione di vari fattori: l’esperienza della propria sessualità prima della malattia, il tipo di cancro e di trattamenti cui si è sottoposti, la prognosi, l’età anagrafica, il genere, l’esistenza o meno di una relazione di coppia, la qualità della relazione di coppia, la propria autostima. Sta di fatto che spesso questi temi intimi non vengono affrontati dai medici e solo una minoranza dei pazienti trova il coraggio di parlarne con l’oncologo o con lo specialista di riferimento.

Il confronto con uno specialista può però rivelarsi prezioso sia per la paziente che per il partner sano, che spesso non sa come comportarsi. Oltretutto oggi si può disporre di molte terapie, tra cui laser, creme, unguenti, gel e via dicendo, che possono aiutare le donne, ma il dialogo è il primo passo indispensabile per trovare una soluzione.

La guida con spiegazioni e consigli

Le cure oncologiche, alterando sia il fisico (secchezza vaginale, menopausa, perdita di ovaie, utero, labbra, clitoride, ecc.), che l’aspetto estetico (perdita dei capelli, ferite, deturpazioni), provocano nella donna importanti modifiche del desiderio sessuale che variano da tumore a tumore ma che influenzano in modo profondo ogni aspetto della proprià intimità e del rapporto di coppia. Da qui l’idea di affrontare queste tematiche in una guida pratica e accessibile a tutte le pazienti.

«La guida dà risposte concrete e soprattutto offre suggerimenti pratici per recuperare, secondo i propri tempi e modi, una sessualità piena ed appagante a seconda della situazione affettiva individuale – spiega Nicoletta Cerana, presidente ACTO Italia -. È come un piccolo manuale scritto da pazienti per le pazienti e messo a disposizione di tutte le donne, per aiutarle ad approfondire questo argomento così delicato e personale e incoraggiarle a parlarne con il proprio medico e con il proprio partner».

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