Al via la laurea in Scienze psicologiche per la prevenzione e la cura

Gli interventi di tipo psicologico possono contribuire a migliorare le strategie preventive e terapeutiche. Nasce così il nuovo percorso formativo in area medica avviato all’Università Statale di Milano

Prevenire è meglio che curare. Lo si dice da tempo, ma si fa sempre troppo poco. L’Italia è solo all’ottavo posto in Europa per fondi destinati alla prevenzione e scende alla decima posizione quando la percentuale si trasforma in cifre effettive spese. Il risultato è che le cattive abitudini di vita dilagano. Anche sul fronte delle terapie c’è molto da fare per favorirne l’aderenza. Per dare una scossa a prevenzione e cura della salute, ha preso il via all’Università Statale di Milano il primo Corso di laurea triennale in Scienze psicologiche per la prevenzione e la cura. Al test d’ingresso hanno partecipato oltre 1600 candidati a fronte di 100 posti disponibili. È la prima esperienza di questo tipo in Italia ed è istituita nella facoltà di Medicina e Chirurgia. 

Più attenzione a prevenzione e cura

Sono ancora troppo poche le risorse destinate alla prevenzione in Italia con il risultato che il 24% della popolazione fuma, il 33% è in sovrappeso (il 10% obeso) e il 28% è completamente sedentario. La scarsa attenzione degli italiani allo stile di vita porta con sé un rischio aumentato di sviluppare numerose malattie, a partire dai tumori e dalle malattie cardiovascolari, che rappresentano la principale causa di morte nel nostro Paese. A complicare le cose concorre la non ottimale aderenza alle terapie, perché si stima che solo il 50% dei pazienti colpiti da malattie croniche assuma i farmaci in modo corretto. In questo contesti, interventi di tipo psicologico potrebbero però fare la differenza, come fa notare Marina Brambilla, rettrice dell’Università degli Studi di Milano. «Siamo all’avanguardia nel soddisfare un’esigenza sempre più sentita nei contesti di cura, cioè formare figure professionali che abbiano la preparazione teorico-pratica necessaria per integrarsi nel complesso lavoro multidisciplinare, richiesto nella gestione delle malattie acute e croniche».

Psicologia in area medica

Fino a oggi, in Italia, non vi erano corsi di laurea focalizzati sia sulla prevenzione che sulla cura e, soprattutto, nessuno che integrasse questi temi nel contesto clinico-sanitario. «La peculiarità della nuova offerta formativa è di essere inserita nella Facoltà di Medicina e Chirurgia – osserva Gianluca Vago, direttore del Dipartimento di Oncologia e Onco-Ematologia dell’Università degli Studi di Milano -. Fino a oggi mancava, nel panorama formativo nazionale, un corso di laurea triennale in Psicologia che fornisse conoscenze di base tecniche e psicologiche con un’impronta volta a costruire future figure professionali esperte nei percorsi di prevenzione e cura in area medica. I progressi della ricerca, il miglioramento dell’efficacia delle terapie e il conseguente aumento dell’aspettativa di vita stanno cambiando la gestione dell’assistenza e della cura, ponendo i clinici di fronte a malattie croniche che richiedono interventi multidisciplinari complessi, in cui le implicazioni psicologiche sono essenziali».


Le caratteristiche del corso di laurea

Il percorso formativo è progettato per promuovere la salute e il benessere psicologico, prevenire il disagio e identificare precocemente le problematiche psicologiche, permettendo interventi tempestivi. I laureati saranno preparati per migliorare l’aderenza dei pazienti alle cure, la qualità della vita e garantire una gestione efficace delle malattie croniche. «Il nostro programma si focalizza sull’importanza degli aspetti psicologici ed etici nella prevenzione, diagnosi, comunicazione e gestione delle malattie. In generale, nel corso verranno approfondite e trattate tutte le situazioni sanitarie in cui l’inserimento di competenze psicologiche consenta di aumentare l’efficacia, l’efficienza e la qualità delle cure» riferisce spiega Roberta Ferrucci, docente di Neuropsicologia e neuroscienze cognitive dell’Università degli Studi di Milano, coordinatrice della laurea triennale. 

«L’integrazione dell’expertise psicologica nei contesti clinici è fondamentale. Il nuovo corso di laurea triennale è un necessario completamento dell’offerta formativa già presente in Statale e rivolta a psicologi, caratterizzata da un master di 2° livello in Psiconcologia e dal corso di laurea magistrale in Psicologia in Sanità che è oggi al suo secondo anno. Attività che hanno permesso la formazione in Statale di psicologi abilitati alla professione e specializzati nella prevenzione, riabilitazione e cura secondo un approccio integrato e le più moderne evidenze scientifiche» conclude Ketti Mazzocco, docente di Psicologia generale dell’Università degli Studi di Milano e coordinatrice della laurea magistrale.

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