6 Marzo 2023Tumori ereditari associati a varianti nel gene CHEK2Ricerche e studi clinici Le mutazioni patogenetiche della linea germinale in questo gene di suscettibilità ai tumori sembrerebbero associate a fenotipi di cancro simili, indipendentemente dal tipo di varianteAlcuni ricercatori americani, guidati da Huma Rana della Divisione di genetica e prevenzione dei tumori del Dana-Faber Cancer Institute di Boston, hanno cercato di definire meglio i fenotipi (come si presentano i tumori) associati a varianti patogenetiche germinali nel gene di suscettibilità al cancro CHEK2, con l’obiettivo di guidare meglio la sorveglianza dei soggetti a rischio. Dallo studio, pubblicato sulla rivista JAMA Oncology, è emerso che le varianti patogene della linea germinale di CHEK2 sono associate a fenotipi di cancro simili, indipendentemente dal tipo di variante.CHEK2 e i tumori associatiVarianti specifiche del gene di suscettibilità CHEK2 sono state associate a un maggior rischio di sviluppare tumori al seno, ai reni e alla tiroide nonché al colon-retto, all’endometrio e al pancreas.Nel nuovo studio, i ricercatori statunitensi hanno esaminato i dati genetici relativi a più di 3700 pazienti, il 92% dei quali era di sesso femminile, che presentavano varianti patogenetiche nel gene CHEK2, identificate utilizzando uno pannello multigene. Ebbene l’analisi dei dati ha evidenziato che, salvo poche eccezioni, le mutazioni patogenetiche germinali erano associate essenzialmente a tumori mammari, ai reni e alla tiroide, ma non al cancro del colon-retto o altri tumori, come suggerito da studi precedenti che però avevano il limite delle piccole dimensioni del campione analizzato.I dati sul cancro al senoDalla ricerca è emerso che le varianti patogene di CHEK2 erano associate al tumore seno, in particolare a forme positive per i recettori ormonali e per la proteina ERBB2, e a tumori mammari bilaterali. Attualmente, le pazienti con varianti patogene di CHEK2 iniziano lo screening per il tumore al seno con risonanza magnetica e mammografia a 40 anni e, se c’è una storia familiare di cancro mammario a esordio precoce, anche prima. Tuttavia i nuovi dati suggeriscono che lo screening prima dei 35 anni potrebbe essere di utilità limitata in questi casi. Diversamente, lo screening in età precoce potrebbe avere senso nel caso di pazienti con varianti patogenetiche bialleliche, ovvero con mutazioni presenti su entrambe le copie del gene.Condividi sui socialFacebookLinkedInTwitter
31 Maggio 2023Rapporto FAVO 2023: il punto su cancro e attività fisicaApprofondimenti e intervisteNel documento un capitolo, realizzato con l’aiuto degli esperti di AIOM, sottolinea il ruolo dell’esercizio fisico nella prevenzione…Leggi tutto
29 Maggio 2023Immunoterapia meno efficace nei diabeticiRicerche e studi cliniciSecondo un recente studio i pazienti con diabete rispondono meno ai trattamenti immunoncologici, complice l’obesità che spesso accompagna…Leggi tutto
26 Maggio 2023Tumori: il 16% delle donne deve lasciare il lavoro. Un aiuto per reintagrarsiIniziativeUn progetto di Europa Donna Italia mira ad abbattere le barriere che impediscono alle pazienti oncologiche di rientrare…Leggi tutto
24 Maggio 2023Rapporto FAVO 2023: il punto della situazione sui tumori ereditariApprofondimenti e intervisteFocus sulle sindromi ereditarie di predisposizione al cancro in occasione della presentazione del 15° Rapporto della Federazione sull’assistenza…Leggi tutto
22 Maggio 2023Tumori di seno e ovaio ereditari: nuovo percorso dedicato a RomaDiagnosi e prevenzioneAvviato all’Asl Roma 1 e all’Ospedale Sant’Andrea un percorso di screening e sorveglianza congiunto per identificare le donne…Leggi tutto
19 Maggio 2023Molecular tumor board da implementareEventi e congressiPer ora sono attivi solo venti gruppi multidisciplinari, ma per attuare una medicina di precisione vanno aumentati e…Leggi tutto
17 Maggio 2023Al via il Gruppo di lavoro FAVO Tumori EreditariApprofondimenti e intervisteGrazie alla collaborazione di associazioni di pazienti e fondazioni del terzo settore, tra cui la stessa Fondazione Mutagens,…Leggi tutto
15 Maggio 2023La consapevolezza dei portatori di sindromi ereditarie tra esperienza personale e valore collettivo L'EditorialePer ogni essere umano avere a che fare con le proprie fragilità non è una cosa semplice. Ancora…Leggi tutto
15 Maggio 2023Peso in eccesso nemico per il seno nelle donne con mutazioni BRCADiagnosi e prevenzioneNuovo studio suggerisce che l’obesità possa aumentare il rischio di cancro mammario in presenza di alterazioni patogenetiche ereditarie…Leggi tutto
12 Maggio 2023Gestione in team delle complicanze cardiovascolari associate alle terapie oncologicheDiagnosi e prevenzionePresentato alla Camera dei deputati il volume “Cardio-Oncology” che sottolinea la necessità di adottare strategie di prevenzione, diagnosi…Leggi tutto
10 Maggio 2023Melanoma: incoraggiante la combinazione immunoterapia e vaccino personalizzatoApprofondimenti e intervisteDati preliminari sul trattamento adiuvante con l’immunoterapico pembrolizumab e la terapia a mRNA indicano una riduzione del rischio…Leggi tutto
8 Maggio 2023Sindrome di Lynch: nuove prospettive grazie a vaccini miratiRicerche e studi cliniciAllo studio due nuovi approcci vaccinali per prevenire o ritardare l’insorgenza dei tumori associati a questa condizione, la…Leggi tutto
5 Maggio 2023Newsletter #04 2023NewsletterCarissime/i,ecco la Newsletter #04 2023 della Fondazione Mutagens. In questo numero si parla di cancro gastrico e mammario,…Leggi tutto
5 Maggio 2023Tumori: l’importanza dei dati sui sintomi riportati dai pazienti in terapiaIniziativeLa maggior parte degli studi analizza la qualità di vita, ma solo una ricerca su due pubblica i…Leggi tutto
1 Maggio 2023Tumore ovarico tra passato e futuroIniziativeIn vista della Giornata mondiale dell’8 maggio, su invito di ACTO, Nicoletta Colombo, direttore del programma di ginecologia…Leggi tutto