Tumori di seno e ovaio ereditari: nuovo percorso dedicato a Roma

Avviato all’Asl Roma 1 e all’Ospedale Sant’Andrea un percorso di screening e sorveglianza congiunto per identificare le donne con sindromi eredo-familiari che predispongono allo sviluppo di queste neoplasie

Dalla collaborazione tra la ASL Roma 1 e l’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea ha preso vita un percorso assistenziale per i tumori eredo familiari di mammella-ovaio. L’iniziativa parte da un iniziale screening volto ad identificare le donne che, per motivi genetico-familiari, sono più a rischio di sviluppare tumori al seno e ovarici per poi attivare un programma di sorveglianza e assistenza mirato.

Il programma di screening e sorveglianza

L’identificazione delle donne a rischio avviene inizialmente in occasione dello screening mammografico, che viene proposto a tutta la popolazione femminile nella fascia di età tra i 50 e i 74 anni dalla ASL Roma 1. Durante il controllo viene chiesto alle donne di compilare un questionario che raccoglie i dati familiari e genetici. Nel caso in cui dalle risposte emergessero potenziali fattori di rischio, la paziente prosegue nel nuovo percorso assistenziale, ricevendo le informazioni utili e l’appuntamento per una consulenza genetica o senologica, secondo la specificità del caso. Dopo ulteriori valutazioni, compresi i test genetici, ciascuna donna è inserita in una specifica categoria di rischio e inserita nel programma di sorveglianza sanitaria più adatto. Gli specialisti possono, per esempio, proporre una più stretta sorveglianza con esami diagnostici oppure, quando opportuno, anche strategie di chirurgia profilattica e/o misure di farmacoprevenzione.

«La ricerca oggi, soprattutto quella genetica-personalizzata, ci consente di fare un passo avanti, di stare un passo avanti alla malattia – fa notare Maurizio Simmaco, direttore del Dipartimento di Scienze Diagnostiche del Sant’Andrea -. Lo studio dei fattori di rischio, predittivi di una probabile insorgenza di un tumore, consente di giocare di anticipo, adottando tempestivamente ogni strategia utile al successo terapeutico».

Sinergia ospedale-territorio

«La sinergia Ospedale e territorio è tra le principali linee strategiche del Sant’Andrea – commenta il direttore generale, Daniela Donetti – perché è il virtuoso gioco di squadra a rendere il sistema sanitario efficiente, con un’integrazione tra assistenza di base offerta dalle aziende territoriali e assistenza specialistica garantita dalle Aziende ospedaliere. Quando il paziente si affida con fiducia ai percorsi sanitari delineati per lui, rivolgendosi alle strutture appropriate, riceve la migliore assistenza».

«Questo progetto – riferisce Roberta Volpini, direttore generale FF della ASL Roma 1 – consolida lo stretto rapporto tra le nostre Aziende e ci permette di ribadire che ridurre i fattori di rischio dipende soprattutto da noi. Non si tratta di una mera operazione di sensibilizzazione ma di fissare come obiettivo primario della comunità la diagnosi precoce, diffondendo la cultura della prevenzione, dove la prima cura passa proprio dalla attenzione che dedichiamo a noi stessi».

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