Tumore allo stomaco metastatico: via libera a nuova terapia in un sottogruppo di pazienti

Gli individui con cancro dello stomaco avanzato con sovraespressione della proteina HER2 possono ora beneficiare di un nuovo trattamento molto efficace con l’anticorpo farmaco-coniugato trastuzumab deruxtecan, appena approvato da AIFA

Ogni anno in Italia vengono diagnosticati circa 15 mila nuovi casi di tumore allo stomaco, gran parte dei quali in stadio localmente avanzato o metastatico. In due pazienti su dieci, il cancro allo stomaco è caratterizzato da una sovraespressione della proteina HER2. Ora per questi soggetti con malattia avanzata, che sono progrediti dopo un trattamento di prima linea anti-HER2, si apre una nuova strada grazie alla possibilità di impiegare l’anticorpo farmaco-coniugato trastuzumab deruxtecan, approvato di recente dall’Agenzia italiana del farmaco (AIFA).

Gli studi

Il via libera dell’AIFA alla rimborsabilità di trastuzumab deruxtecan fa seguito alla precedente approvazione da parte della Commissione europea, avvenuta nel dicembre del 2022, sulla base dei risultati degli studi DESTINY-Gastric01 e DESTINY-Gastric02.

Lo studio di fase II randomizzato DESTINY-Gastric01, pubblicato sul New England Journal of Medicine, è stato condotto su 187 pazienti provenienti da Giappone e Corea del Sud. La ricerca ha mostrato un tasso di risposta obiettiva del 51% nei pazienti trattati con trastuzumab deruxtecan e solo del 14% in quelli trattati con la terapia standard. La sopravvivenza libera da progressione mediana è stata di 5,6 mesi rispetto a 3,5 mesi. La sopravvivenza globale mediana ha raggiunto 12,5 mesi rispetto a 8,4 mesi.

Lo studio DESTINY-Gastric02, pubblicato sulla rivista Lancet Oncology, ha coinvolto 79 pazienti in Nord America e Europa per verificare che la risposta alla terapia della popolazione occidentale fosse analoga a quella osservata nella popolazione occidentale. Tutti i pazienti hanno ricevuto il farmaco, con una risposta obiettiva del 42%, una sopravvivenza libera da progressione di circa 6 mesi e una sopravvivenza globale mediana di oltre 12 mesi.

Valutare l’espressione di HER2


«Trastuzumab deruxtecan ha dimostrato di essere molto efficace in una condizione clinica complessa, cioè nei pazienti con carcinoma gastrico HER2-positivo non suscettibile di chirurgia, dopo il fallimento della prima linea di terapia medica costituita da chemioterapia più trastuzumab. In questi casi, fino a oggi, le possibilità di cura erano limitate» commenta Sara Lonardi, direttore FF dell’Oncologia 3 all’Istituto Oncologico Veneto IRCCS di Padova.

La nuova approvazione segna quindi un importante cambiamento della strategia di cura per quel 20% di pazienti che presentano una iperespressione di HER2. «È importante sottoporre tutti i pazienti con carcinoma gastrico avanzato al test diagnostico per valutare l’espressione di HER2 dall’inizio del percorso di cura, con la consapevolezza che questa determinazione è fondamentale non solo per la prima linea di terapia, ma anche per quella successiva» fa notare Carmine Pinto, direttore dell’Oncologia medica del Comprehensive Cancer Centre, AUSL-IRCCS di Reggio Emilia, segnalando che di recente sono stati fatti importanti progressi anche nella terapia della malattia HER2 negativa, nella quale sono stati combinate chemioterapia e immunoterapia per trattare i pazienti positivi per PD-L1.


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