Tumore al seno triplo negativo: il coniugato anticorpo-farmaco che supera la chemioterapia

Presentati all’Annual Meeting dell’American Society of Clinical Oncology i dati di una sottoanalisi dello studio ASCENT che evidenziano la superiorità di sacituzumab govitecan rispetto al trattamento chemioterapico, a prescindere dal tipo di agente utilizzato


Il tumore al seno triplo negativo è una malattia spesso aggressiva, che rappresenta circa il 15% dei tumori al seno avanzati ed è più comune, rispetto ad altri tipi, nelle donne giovani. Interessanti possibilità di cura arrivano da una sottoanalisi dello studio randomizzato di fase III ASCENT, presentati all’ultimo Annual Meeting dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO). Ebbene la sottoanalisi ha confermato la maggiore efficacia in termini di sopravvivenza libera da progressione, come minimo raddoppiata, rispetto alla chemioterapia, indipendentemente dall’agente chemioterapico scelto dal medico fra eribulina, vinorelbina, capecitabina o gemcitabina. Inoltre il coniugato anticorpo-farmaco ha prolungato in modo significativo la sopravvivenza globale e aumentato da sei a undici volte il tasso di risposta complessiva rispetto ai chemioterapici.

Lo studio ASCENT

Lo studio ASCENT è uno studio multicentrico, randomizzato in aperto, in cui sono stati coinvolti 529 pazienti con carcinoma della mammella triplo negativo metastatico già trattati in precedenza con almeno due regimi chemioterapici. I partecipanti sono stati trattati con sacituzumab govitecan o una monochemioterapia a scelta del medico e i dati hanno evidenziato chiari benefici per la nuova terapia con una sopravvivenza libera da progressione di 5,6 mesi contro 1,7.
Nella sottoanalisi presentata durante l’ASCO, sono state valutate l’efficacia e la sicurezza del coniugato anticorpo-farmaco rispetto a ciascun agente chemioterapico somministrato nel braccio di controllo per determinare la performance di ogni singolo farmaco.
Sul totale di 529 pazienti arruolati nel trial, 235 pazienti trattati nel braccio sperimentale e 233 trattati in quello di controllo erano negativi per le metastasi cerebrali. All’interno del braccio assegnato alla chemioterapia, l’eribulina è stato il farmaco più frequentemente utilizzato (126 pazienti), seguito da vinorelbina (47), capecitabina (31) e gemcitabina (29).

Approvazione da FDA

Nell’aprile del 2021 sacituzumab govitecan, sulla base dei dati iniziali dello studio ASCENT, ha ottenuto la piena approvazione da parte della Food and drug administration (FDA) statunitense per il trattamento dei pazienti con tumore al seno triplo negativo localmente avanzato non resecabile o metastatico già sottoposti a due o più terapie sistemiche, almeno una delle quali per la malattia metastatica.

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