Terapie oncologiche e tossicità cutanea: consigli salva-pelle

Gli effetti indesiderati sulla cute sono comuni a molti trattamenti antitumorali e possono avere ricadute anche sul benessere psicofisico al punto talvolta di compromettere la continuità e l’efficacia delle cure. Alcuni accorgimenti possono dare sollievo alla pelle. Inoltre oggi si può contare su prodotti cosmetici mirati formulati secondo le raccomandazioni di società scientifiche

I trattamenti oncologici possono danneggiare la cute, rendendola più sottile, fragile e irritata, priva della naturale barriera protettiva. Ciò accade tradizionalmente con la radioterapia, ma può verificarsi anche in seguito all’uso di agenti chemioterapici, farmaci biologici e con l’immunoterapia. Per fortuna alcuni accorgimenti e prodotti mirati possono aiutare a limitare gli effetti collaterali cutanei delle cure oncologiche, come hanno ricordato gli esperti interventi a una video-conferenza sul tema, promossa da Accord Healthcare

Terapie oncologiche e pelle

“Le terapie antitumorali possono determinare l’insorgenza di numerose tossicità cutanee, ancora oggi spesso ‘orfane’ di studi e specialisti dedicati, benché abbiano un impatto disastroso sulla qualità di vita – spiega Bruno Vincenzi, professore di Oncologia medica presso il Policlinico Universitario Campus Bio-medico di Roma -. La comparsa di queste reazioni avverse si deve al fatto che l’epidermide è un epitelio a rapida riproduzione ma le cure oncologiche rallentano la sua capacità rigenerativa. Ci sono le tossicità tipiche degli anticorpi monoclonali, che inibiscono il fattore di crescita dell’epidermide e provocano rash follicolare, eczemi, secchezza o addirittura fissurazioni. Altri farmaci danno un imponente prurito, molti inducono alopecia e altri ancora, come la capecitabina, portano alla sindrome mani-piedi, con edema e rossore delle estremità. Senza contare tutte le tossicità cutanee dei nuovi farmaci immunoterapici, che possono causare dermatiti importanti. Nei casi più lievi, si può intervenire applicando – anche a scopo preventivo – creme idratanti, contenenti urea o idrocortisone, e modulando la terapia in modo da ridurre gli effetti collaterali”.

Pelle e psiche

Gli effetti collaterali cutanei delle terapie oncologiche possono avere ricadute sulla percezione di sé e avere un ulteriore impatto negativo sul proprio benessere psicologico, già compromesso a causa del tumore stesso.

“Una diagnosi di tumore e il percorso terapeutico che ne consegue hanno un impatto devastante sulla salute ma anche sulla sfera psicologica, sui rapporti sociali e di coppia – fa notare Chiara Navarra, psico-oncologa presso la UOD Psico-oncologia dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma -. Per questo motivo è fondamentale considerare il paziente nella sua complessità, attraverso una presa in carico multidisciplinare che punti anche a prevenire e gestire i diversi effetti collaterali dei trattamenti. Le complicanze cutanee, in particolare, determinano una notevole sofferenza psicosociale, per le limitazioni che comportano e per l’alterazione dell’immagine corporea che ne deriva: la disponibilità di cosmetici in grado di migliorare la salute della pelle può, quindi, giovare anche al benessere psicologico della persona con tumore”.

I consigli

Alcuni accorgimenti da seguire prima, durante e dopo le cure per il tumore, possono limitarne gli effetti collaterali cutanei e dare sollievo ai pazienti. Il primo consiglio degli esperti intervenuti alla web conferenze è quello di preparare la pelle ad affrontare le terapie nella migliore condizione possibile: prima di iniziare un trattamento oncologico, è bene curare e risolvere le eventuali problematiche cutanee già presenti. Nel corso del trattamento, invece, è bene fare attenzione alla detersione quotidiana: per salvaguardare la naturale barriera cutanea, è importante utilizzare detergenti delicati e poco schiumogeni (come le emulsioni acqua/olio) privi di alcol e profumo, senza parabeni né tensioattivi aggressivi o metalli pesanti. Ancora evitare l’esposizione al sole e usare creme anti-solari con fattore di protezione elevato; preferire abiti non aderenti in tessuti naturali come cotone, lino o seta; utilizzare creme idratanti e lenitive di qualità, con ingredienti raccomandati da società scientifiche come l’ESMO (per esempio contenenti calendula, vitamina E, acido ialuronico, urea) nonché non trascurare eventuali disturbi cutanei di nuova insorgenza durante le cure per il tumore.

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