Sindrome di Lynch: amido resistente possibile alleato

Questo carboidrato ha mostrato un potenziale effetto preventivo per i tumori del tratto gastrointestinale superiore legati a tale patologia oncologica eredo-familiare

L’amido resistente, che si trova in un’ampia gamma di alimenti come avena, cereali per la colazione, pasta o patate cotte e raffreddate, legumi e banane verdi, oltre che sotto forma di integratori, sembrerebbe giocare un importante ruolo protettivo nella prevenzione di alcuni tumori associati alla sindrome di Lynch. Lo segnala uno studio pubblicato di recente sulla rivista Cancer Prevention Research.

Amido resistente e tumori ereditari associati alla sindrome di Lynch

Nel nuovo studio, noto come CAPP2, coordinato da ricercatori delle Università di Newcastle e Leeds sono stati coinvolti quasi 1000 pazienti con sindrome di Lynch, seguiti per dieci anni. I dati raccolti sono stati integrati con altre informazioni fornite dal Registro nazionale cancro britannico per un arco di tempo fino a 20 anni per poco meno della metà dei partecipanti. La ricerca ha rivelato che una dose regolare di amido resistente (30 grammi al giorno), noto anche come fibra fermentabile, assunta per una media di due anni, ha ridotto di oltre la metà i tumori del tratto gastrointestinale superiore, in particolare di esofago, stomaco, vie biliari, pancreas e duodeno, mentre non ha avuto alcun effetto sui tumori dell’intestino. L’azione protettiva nei confronti dei tumori del tratto gastrointestinale superiore è durata per 10 anni dopo l’interruzione dell’integratore a base di amido resistente.

Amido resistente: dove si trova e come agisce

L’amido resistente può essere assunto come integratore in polvere e si trova naturalmente in piselli, fagioli, avena e altri alimenti ricchi di amido. La dose utilizzata nello studio sotto forma di integratore equivale all’assunzione di una banana al giorno, a patto che questa non sia matura: gran parte dell’amido delle banane verdi è sotto forma di amido resistente. «L’amido resistente è un tipo di carboidrato che non viene digerito nell’intestino tenue, ma fermenta nell’intestino crasso – riferisce John Mathers, professore di nutrizione umana all’Università di Newcastle e uno dei coordinatori dello studio -. In pratica funziona come fibra prebiotica, nutrendo i batteri intestinali benefici. Questo tipo di amido ha diversi benefici per la salute e meno calorie rispetto all’amido normale. Riteniamo che l’amido resistente possa ridurre lo sviluppo del cancro modificando il metabolismo batterico degli acidi biliari e limitando quei tipi di acidi biliari che possono danneggiare il nostro DNA e alla fine causare il cancro. Tuttavia, si tratta solo di un’ipotesi che merita ulteriori conferme».

Gli effetti sui tumori del tratto digestivo superiore

«Abbiamo scoperto che l’amido resistente riduce il rischio di una serie di tumori di oltre il 60%. L’effetto è risultato più evidente nella parte superiore del tratto digestivo – aggiunge Mathers -. Questo dato è importante in quanto i tumori del tratto gastrointestinale superiore sono difficili da diagnosticare e spesso non vengono rilevati precocemente».

Gli autori dello studio si sono già occupati in precedenza, sempre nell’ambito dello studio CAPP2, di strategie preventive nei confronti dei tumori associati alla sindrome di Lynch. In particolare gli studiosi avevano valutato l’effetto preventivo dell’aspirina che si è rivelata in gradi di ridurre del 50% il rischio di cancro dell’intestino crasso.

Prevenzione con amido resistente e aspirina

«Quando abbiamo iniziato i nostri studi, oltre 20 anni fa, pensavamo che le persone con una predisposizione genetica al cancro del colon potessero aiutarci a verificare la possibilità di ridurre il rischio oncologico con l’aspirina o l’amido resistente – puntualizza il professor John Burn dell’Università di Newcastle e del Newcastle Hospitals NHS Foundation Trust, che ha coordinato lo studio insieme a Mathers -.

I pazienti con sindrome di Lynch sono ad alto rischio di sviluppare il tumore del colon-retto e altre neoplasie, quindi è molto importante aver scoperto che l’aspirina può dimezzare il rischio di tumori dell’intestino crasso e che l’amido resistente può ridurre il rischio di altri tumori. Sulla base del nostro studio sull’aspirina, il NICE (National Institute for Health and Care Excellence del Regno Unito) raccomanda oggi il suo utilizzo nella farmacoprevenzione nelle persone ad alto rischio genetico di cancro. I benefici ci sono sia per l’aspirina sia per l’amido resistente».

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