Mutazioni germinali nei pazienti con mesotelioma

I test genetici mostrano che circa il 16% dei pazienti con tumore del mesotelio presenta varianti della linea germinale. Importanti le implicazioni per la diagnosi di sindromi ereditarie di predisposizione al cancro e la consulenza familiare

I test di profilazione molecolare sul tessuto tumorale a cui vengono spesso sottoposti i pazienti con mesotelioma per fini terapeutici, possono talvolta portare all’identificazione di mutazioni genetiche patogene o probabilmente patogene della linea germinale associate a sindromi tumorali ereditarie. Gli autori di uno studio dell’Università di Chicago, pubblicato di recente su Jama Network Open, si sono posti l’obbiettivo di determinale la prevalenza di tali varianti germinali accidentali. Ebbene dai dati raccolti su oltre 160 pazienti è emerso che circa il 16% presentava varianti germinali patogene o probabilmente patogene in diversi geni, tra cui ATM, BAP1 e CHEK2. L’identificazione di tali varianti, secondo gli autori, può avere importanti ricadute sia per il paziente stesso per la prevenzione di altre neoplasie legate alla sindrome tumorale ereditaria identificata sia per i suoi familiari in seguito alla consulenza genetica e ai test genetici a cascata. Proprio per questi motivi i ricercatori suggeriscono che tutti i pazienti con mesotelioma dovrebbero essere sottoposti a test genetici universali della linea germinale.

Mesotelioma: caratteristiche e fattori di rischio

Il mesotelioma è un tumore aggressivo che colpisce soprattutto le cavità pleuriche e/o peritoneali. La prognosi di questa neoplasia è infausta, tuttavia gli individui con mesotelioma peritoneale hanno in genere una sopravvivenza maggiore rispetto a quelli con la forma pleurica. 

Il principale fattore di rischio per lo sviluppo di questa neoplasia è l’esposizione all’amianto e alle sue polveri. Tuttavia studi recenti hanno evidenziato che una quota non trascurabile di pazienti, soprattutto tra coloro con mesotelioma peritoneale, è portatrice di varianti germinali che predispongono allo sviluppo di altri tumori solidi nel corso della vita. «Le linee guida cliniche per il mesotelioma raccomandano di discutere i rischi e i benefici dei test genetici germinali con i pazienti che hanno storie personali o familiari che suggeriscono una sindrome tumorale ereditaria, in particolare se queste neoplasie maligne sono associate a varianti germinali del gene BAP1 – spiegano gli autori dello studio -. Esperienze con altri tipi di tumore hanno dimostrato che i test genetici universali, al contrario dei test della linea germinale eseguiti sulla base di storie personali e/o familiari suggestive di un alto rischio oncologico, aumentano la diagnosi di sindromi tumorali ereditarie». Proprio sulla base di queste considerazioni, gli autori dello studio hanno deciso di sottoporre i 161 pazienti con mesotelioma coinvolti a test genetici sia sul tessuto tumorale (per rilevare le mutazioni somatiche) sia sul sangue (per rilevare varianti della linea germinale).

Lo studio delle varianti somatiche e germinali

I test di profilazione molecolare sul tessuto tumorale hanno evidenziato che la maggior parte dei pazienti (78%) presentava una variante patogena o probabilmente patogena in un gene associato a una sindrome tumorale ereditaria. I test genetici sul sangue hanno confermato la presenza di varianti germinali nel 16% dei pazienti. La maggior parte delle varianti della linea germinale individuate erano in geni coinvolti nella riparazione del DNA, in particolare BAP1 (8 pazienti), CHEK2 (6 pazienti) e ATM (3 pazienti).

Più della metà dei pazienti (60%) con varianti della linea germinale presentava mesotelioma pleurico, il 36% presentava mesotelioma peritoneale e il 4% (1 paziente) presentava malattia bicavitaria. L’esposizione all’amianto non era significativamente diversa tra i portatori di varianti della linea germinale e pazienti senza alterazioni germinali. I portatori di una variante della linea germinale avevano maggiori probabilità di avere una storia di un secondo tumore e di avere almeno un familiare di primo grado con una diagnosi di cancro rispetto ai pazienti senza varianti germinali.

Test genetico universale

Il test genetico universale in tutti i soggetti affetti da cancro è stato suggerito come un approccio potenzialmente utile per evitare di perdere pazienti portatori di varianti germinali patogene. I ricercatori americani suggeriscono che potrebbe essere ragionevole sottoporre a test germinale universale tutti i pazienti con mesotelioma. «In base all’elevata prevalenza di varianti germinali patogene o probabilmente patogene nei pazienti con mesotelioma e l’elevata prevalenza di varianti rilevate con i test molecolari NGS sul tessuto tumorale che giustificano una valutazione germinale dedicata (78%), ci stiamo probabilmente avvicinando a un punto in cui il test della linea germinale universale in tutti i soggetti con mesotelioma andrà preso in considerazione. Tanto più alla luce dell’importanza clinica dell’identificazione delle sindromi tumorali ereditarie e il costo in rapida diminuzione dei test NGS» concludono gli studiosi.

© 2022 Fondazione Mutagens ETS. Tutti i diritti riservati.

Leggi altre notizie