I team multidisciplinari favoriscono l’accesso alle terapie target

Lo segnala uno studio condotto presso l’Istituto dei tumori di Milano su più di 700 casi di tumore

Per un paziente oncologico essere seguito da un gruppo multidisciplinare di professionisti o Molecular tumor board (MTB) può fare la differenza, offrendo maggiori chance di intraprendere un percorso di cura davvero personalizzato. Lo ricordano gli esperti dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano dove di recente è stato formalizzato un MTB, che attualmente conta ben 26 professionisti fra oncologi, patologi, biologi molecolari, farmacisti, genetisti, a cui si aggiungono profili nuovi, come i bioinformatici e i case manager. Gli specialisti del gruppo discutono circa 30 casi a settimana attraverso una piattaforma virtuale, valutando la grande mole di informazioni raccolte in una banca dati prospettica nella quale confluiscono costantemente i dati molecolari e clinico-patologici dei diversi pazienti. E proprio la creazione di questo database ha offerto l’occasione per dare vita a un progetto di ricerca che ha analizzato i vari aspetti organizzativi ed economici del MTB e verrà pubblicato a breve su una rivista scientifica. I risultati della ricerca, condotta dall’istituto milanese con la collaborazione della società di consulenza Bip-Business Integration Partners e il sostegno incondizionato di Roche, hanno evidenziato i benefici legati alla presenza di tale gruppo multidisciplinare, sia sul fronte dell’accessibilità alle terapie sia in termini di costo-efficacia.

Lo studio sul MTB

Nella ricerca sono stati analizzati i dati relativi a 471 pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule, 86 pazienti con colangiocarcinoma, 79 con tumore allo stomaco e 77 con tumore al pancreas. Ebbene dallo studio è emerso che i pazienti seguiti dal gruppo multidisciplinare possono innanzitutto trarre notevoli vantaggi in termini di accesso alle terapie personalizzate mediante l’utilizzo delle tecniche di sequenziamento di nuova generazione (Next Generation Sequencing o NGS) che permettono la profilazione genomica completa delle alterazioni molecolari dei tumori.

Tecniche di sequenziamento e benefici terapeutici

«La tecnica NGS consente di massimizzare la ricerca dell’informazione biologica in un unico prelievo svolto su quantità di tessuto molto piccole, con grandi vantaggi in termini di rapidità di analisi, al fine di indirizzare velocemente i pazienti con malattia avanzata o metastatica verso il trattamento più adeguato – segnala Giancarlo Pruneri, professore ordinario di anatomia patologica dell’Università degli Studi di Milano e direttore del Dipartimento di patologia e medicina di laboratorio della Fondazione IRCCS Istituto dei tumori di Milano -. La nostra ricerca ha dimostrato come l’utilizzo di pannelli di grandi dimensioni in alcuni setting tumorali specifici migliori significativamente la capacità di catturare le alterazioni molecolari utili per includere i pazienti in trial clinici e consentire l’accesso a terapie target».

Per esempio, nel caso del colangiocarcinoma, la percentuale di pazienti eleggibili a terapia target (on label, off label o trial) sale dal 17% qualora si ricorra all’uso di pannelli NGS piccoli (di norma contenenti circa 50 geni spesso alterati nel cancro) al 44% quando la caratterizzazione molecolare viene eseguita con pannelli NGS grandi (comprendenti alcune centinaia di geni). I benefici in questo senso sono ancora maggiori nel caso di pazienti con tumore del pancreas (dal 2 al 35%) e con tumore dello stomaco (dallo 0 al 40%).

La sostenibilità economica

La ricerca ha dimostrato anche la sostenibilità economica dell’introduzione di un MTB nell’istituto milanese in termini di rapporto costo-beneficio. Si è infatti visto che il team multidisciplinare ha un’incidenza marginale sul costo dell’intero percorso del paziente oncologico, che si attesta in media intorno al 4%.

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