Guerra al cancro: dal male oscuro alla malattia curabile

Nel volume Percorsi d’Ombra, Marco Pierotti ripercorre la storia dell’oncologia dal punto di vista privilegiato di testimone e attore di importanti scoperte e avanzamenti scientifici

In passato non si poteva nemmeno pronunciare la parola cancro, tanta era la paura di fronteggiare un male considerato incurabile. Oggi la paura c’è ancora, come per qualunque malattia, ma le armi a disposizione sono molto migliorate e le prospettive dei pazienti sono radicalmente cambiate. Il cancro è diventato una malattia gestibile, a volte cronica e altre completamente guaribile. Nel volume “Percorsi d’ombra. Dal male oscuro alla malattia curabile”, Edizioni Bietti, Marco Pierotti accompagna il lettore in un racconto appassionato di come si è evoluta la comprensione del cancro, attraverso il disegno di una serie di camei dedicati a diversi medici e scienziati che hanno significativamente contribuito a delineare questo percorso di conoscenza.

Marco Pierotti

L’osservatorio storico

Marco Pierotti, oggi direttore scientifico di Cogentech Società Benefit afferente all’Istituto FIRC di Oncologia Molecolare di Milano, ha svolto gran parte della sua carriera scientifica all’Istituto nazionale dei tumori di Milano, arrivando a diventarne il direttore scientifico nel 2006. «Dal 1971, quando come studente ho iniziato a frequentare i laboratori dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano, ho potuto godere di un osservatorio speciale, in un contesto temporale unico. La mia attività da ricercatore è infatti iniziata quando negli Stati Uniti, Richard Nixon, con una clamorosa iniziativa politica, dichiarò la guerra al cancro con il famoso “Cancer Act” del 1971 – racconta Pierotti -. Da allora abbiamo imparato a conoscere sempre meglio i tumori, individuando i meccanismi che li sottendono, ma anche strategie di prevenzione, diagnosi precoce e terapie sempre più efficaci e mirate. Ed è questo che ho voluto raccontare nel libro, con il filtro della mia esperienza di ricercatore ma anche di testimone, talvolta diretto, di quanto accadeva nei laboratori più importanti nel mondo e degli scienziati che hanno fatto e stanno facendo la storia della lotta contro il cancro. Nel volume ho voluto inoltre raccontare come siano nate e cresciute alcune delle più importanti istituzioni oncologiche italiane quali l’Istituto dei Tumori di Milano, l’AIRC, l’IEO e l’IFOM e degli uomini che hanno contribuito alla loro fondazione».

Le scoperte e i protagonisti

Sono tante le scoperte importanti, fatte dagli anni ’70 del secolo scorso ad oggi, che hanno rivoluzionato la ricerca oncologica, a partire dalla comprensione dei meccanismi fondamentali coinvolti nello sviluppo dei tumori che ha portato a ricadute cliniche e terapeutiche cruciali. 

«Nel 1971 ancora non si sapeva se il cancro fosse provocato da fattori ambientali oppure da virus particolari. Oggi sappiamo che alla sua origine ci sono alterazioni dei geni della cellula che normalmente svolgono funzioni essenziali per la stessa. Non solo, si è arrivati a scoprire che una certa percentuale di diversi tipi tumorali, ad esempio di seno, ovaio, prostata, pancreas, colon e endometrio, hanno come fattore principale di rischio un gene alterato che può essere trasmesso alle generazioni successive. Di strada ne è stata fatta tanta da allora e grande è stato il contributo dell’oncologia italiana. La diagnostica molecolare e la medicina di precisione sono diventate una realtà, ma c’è ancora tanto da scoprire. L’auspicio è che la mia testimonianza, attraverso il racconto degli avvenimenti e dei protagonisti che hanno reso possibili tali progressi, possa aiutare a comprendere meglio l’universo cancro ed essere da stimolo per proseguire il cammino nell’affascinate mondo della conoscenza» conclude Pierotti.

Antonella Sparvoli

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