16 Maggio 2022Forti da soli, più forti insiemeL'Editoriale Le persone e le famiglie portatrici di una sindrome eredo-familiare sono chiamate ad essere forti rispetto a chi non vive una situazione di alto rischio genetico, come la maggior parte della popolazione normale. I diversi casi di malattia in queste famiglie – talvolta con esito funesto -, la inevitabile trasmissione delle sindromi di suscettibilità al cancro da una generazione all’altra, l’ansia e lo stress dei follow-up – per i soggetti già malati – e della sorveglianza intensificata sugli organi a rischio – per i soggetti malati e per quelli sani a rischio – creano una condizione permanente di ansia e preoccupazione. Non sostenibile se non si è o non si diventa resilienti e forti rispetto alla malattia, al rischio di malattia e a tutte le loro implicazioni. Queste persone, accettando questa condizione genetica non modificabile – essendo scritta nel proprio DNA -, informandosi come e dove possibile, confrontandosi con i propri familiari e con la comunità delle persone con la stessa sindrome o con altre sindromi ereditarie, spesso raggiungono una grande consapevolezza. Consapevolezza che diventa una risorsa preziosa, permettendo loro di diventare protagoniste della propria salute e della propria qualità di vita. La consapevolezza e la partecipazione attiva alla tutela della propria salute – a partire dal “caso mediatico” di Angelina Jolie – il primo volto noto a fare outing nel 2013 sulla propria sindrome HBOC, che l’aveva indotta ad affrontare da sana la chirurgia profilattica di riduzione del rischio – sono state rafforzate negli ultimi anni dalla grande accelerazione nella ricerca e nella pratica clinica in tale ambito specifico, su vari fronti: lo screening e la diagnostica – con lo sviluppo dei test genetici e genomici -, la medicina di precisione – grazie ai farmaci a bersaglio molecolare e immunoterapici -, la prevenzione – attraverso una chirurgia oncologica e profilattica sempre meno invasiva -, la farmaco-prevenzione, l’adozione di protocolli basati su una sana alimentazione e sulla regolare attività fisica. Inoltre, oggi le persone e le famiglie a rischio, anche grazie al ruolo delle organizzazioni di pazienti, dei media tradizionali e on line, dei social network, hanno un più facile accesso ad un grande patrimonio di informazioni e di conoscenze che contribuisce a rafforzare la loro consapevolezza e a rendere ancora più centrale e talvolta decisivo il ruolo del paziente nella presa in carico della propria salute, fisica e mentale.Anche sul versante dell’Ecosistema Salute – operatori sanitari, medici di medicina generale, medici specialisti, personale paramedico, società scientifiche, strutture e istituzioni sanitarie a livello locale, regionale e nazionale – sono stati fatti notevoli progressi negli ultimi anni, a partire dai pionieristici Percorsi Alto Rischio della Emilia-Romagna nel 2013. A lungo il tema delle sindromi ereditarie è stato sottovalutato, ritenendo la loro incidenza limitata al 5-10% di tutti i tumori, mentre oggi si stima che possano essere almeno il 15-17% del totale. Anche per l’emergere di numeri così rilevanti, i professionisti e le strutture ospedaliere, le società scientifiche, le istituzioni sanitarie regionali e nazionali si stanno finalmente occupando di tale popolazione, con la profonda consapevolezza che in tal caso occorra gestire non solo le persone già malate ma anche e soprattutto i loro familiari sani a rischio, per prevenire dove possibile la malattia o almeno per diagnosticarla quanto prima, con conseguenti migliori opportunità di cura. I soggetti portatori di sindromi ereditarie vanno gestiti da gruppi multidisciplinari, in cui siano presenti le diverse competenze necessarie a garantire una visione complessiva della diagnostica, della cura e della prevenzione, che spesso riguardano organi diversi. La multidisciplinarietà richiede un salto culturale, modelli organizzativi e gestionali innovativi, come quelli che faticosamente si stanno realizzando all’interno delle Breast Unit. Le stesse società scientifiche, con le loro raccomandazioni e linee guida, si stanno interessando alle sindromi ereditarie, anche grazie alle forti innovazioni nei test genetici e genomici e nella sempre più ampia disponibilità di farmaci di precisione, particolarmente efficaci nei pazienti con specifiche mutazioni somatiche nel tumore e varianti patogenetiche costituzionali nel proprio DNA. Come spesso succede, purtroppo, il legislatore, sia a livello regionale sia a livello nazionale, rimane indietro nell’adeguare e rinnovare le norme – linee guida, inserimento nei LEA, esenzioni dal pagamento dei ticket, registri dei tumori ereditari, ecc. -, benché mai come in questo caso specifico il rapporto costi/benefici tra prestazioni e risultati sia altamente favorevole, grazie alla possibilità di avviare un sistematico processo di prevenzione primaria e secondaria su tale popolazione. Ovviamente costerebbe molto meno ai cittadini ma anche al sistema sanitario prevenire o diagnosticare un tumore nei primi stadi piuttosto che curare, spesso per tanti anni, un tumore in fase avanzata.In questo scenario di domanda e offerta di salute pubblica il ruolo delle organizzazioni dei pazienti sta diventando sempre più determinante. Non solo per continuare ad essere un punto di riferimento per la popolazione e i cittadini che si trovino in una specifica condizione di salute, ma anche per poter agire da “catalizzatore”, per favorire una maggiore collaborazione tra i diversi attori dell’Ecosistema Salute. Talvolta, prese singolarmente, le realtà dell’Ecosistema Salute sanno esprimere delle eccellenze, nel campo della clinica, della ricerca o in quello normativo, amministrativo e gestionale. Ciò che spesso manca o difetta è proprio il “coordinamento” delle competenze e delle risorse, a causa di un modello culturale che ha sempre privilegiato la specializzazione e l’interesse della propria struttura, istituzione o area di competenza. Ne abbiamo avuto una evidenza nella fase iniziale della gestione del Covid-19, quando stavano prevalendo visioni e interessi territoriali e di parte, rispetto a quelli di tutti i cittadini e del Paese. Anzi, in quel caso senza una comune strategia europea per i vaccini difficilmente si sarebbero potuti ottenere, per i singoli Paesi, i risultati che oggi tutti possiamo toccare con mano. La collaborazione non è facile, costa lavoro e fatica, ma produce risultati enormemente superiori a quanto ciascuno di noi può ottenere singolarmente.La Fondazione Mutagens fin dall’inizio si è candidata ad assumere il ruolo di catalizzatore nelle sindromi ereditarie. Abbiamo sempre creduto e ci siamo aperti alla collaborazione di ogni componente dell’Ecosistema Salute, purché dotato di valide competenze e animato dall’interesse sincero verso i pazienti, malati e sani a rischio di malattia. Mutagens – una Fondazione non profit, gestita da volontari, portatori di sindromi ereditarie – si è assunta la responsabilità di promuovere questa fusione e coesione di competenze, risorse, motivazioni, interessi, garantendo la centralità del paziente e del sistema sanitario pubblico, cioè l’accesso equo e omogeneo alle prestazioni giuste per tutti i cittadini italiani, indipendentemente dalla regione di residenza o domicilio. Ecco perché abbiamo avviato nei giorni scorsi la Campagna “FORTI DA SOLI, PIU’ FORTI INSIEME”, il fil rouge della Comunicazione 2022 della Fondazione, con la collaborazione dei nostri principali partner e sostenitori. Solo con lo sforzo di tutti – dei pazienti, degli operatori sanitari, delle istituzioni sanitarie, della comunità scientifica, delle aziende, dei media – potremo essere “Forti da soli, più forti insieme”.Condividi sui socialFacebookLinkedInTwitter
17 Aprile 2024Le applicazioni presenti e future dei PARP inibitori nella cura del tumore al senoApprofondimenti e intervistePubblicata su JAMA Oncology una rassegna sulla rivoluzione terapeutica innescata da questi farmaci. Approfondiamo il tema con Carmen…Leggi tutto
15 Aprile 2024Nuove Cliniche della Salute per intercettare il cancro nei portatori di sindromi ereditarieL'EditorialeNella seconda metà del 1800 le teorie di Charles Darwin e Gregor Mendel hanno gettato le basi per…Leggi tutto
15 Aprile 2024Tumore della cervice: l’aggiunta dell’immunoterapia allunga la vitaRicerche e studi cliniciIl nuovo regime terapeutico con l’immunoterapico prembrolizumab, in aggiunta alla chemio-radioterapia standard, migliora la sopravvivenza globale nelle pazienti…Leggi tutto
12 Aprile 2024Varianti genetiche germinali associate ai tumori al seno di intervalloDiagnosi e prevenzioneSecondo uno studio pubblicato su JAMA Oncology i carcinomi rilevati tramite screening e quelli tra un controllo e…Leggi tutto
8 Aprile 2024Tumore dell’endometrio: l’immunoterapia allunga la vitaEventi e congressiL’immunoterapico dostarlimab, associato alla chemioterapia, ha le carte in regola per diventare il nuovo standard di cura per…Leggi tutto
5 Aprile 2024Newsletter #3 2024NewsletterCarissime/i, ecco la Newsletter #03 2024 della Fondazione Mutagens. In questo numero parliamo di biopsia liquida per la…Leggi tutto
5 Aprile 2024Approvata una nuova cura per il tumore della prostata avanzatoAssociazioni e IstituzioniL’AIFA ha approvato darolutamide in associazione alla terapia ormonale e alla chemioterapia nei pazienti con cancro metastatico ormonosensibile….Leggi tutto
3 Aprile 2024Tumore al seno: estensione dei test genetici germinaliApprofondimenti e intervistePubblicate le nuove raccomandazioni ASCO per ampliare la schiera di donne con cancro mammario da sottoporre alle analisi…Leggi tutto
29 Marzo 2024Tumore ovarico: cure avanzate e test HRD per migliorare la sopravvivenzaAssociazioni e IstituzioniSecondo l’Ovarian Cancer Commitment, coalizione che riunisce clinici,Istituzioni e associazioni pazienti, occorre incentivare l’accesso ai test per biomarcatori…Leggi tutto
27 Marzo 2024Unità di diagnosi genetica preimpianto pronta a decollare a PadovaApprofondimenti e intervisteLa PGT UNIT del capoluogo veneto potrebbe garantire l’accesso alle tecniche di diagnosi prenatale con costi totalmente a…Leggi tutto
25 Marzo 2024Ridefinire gli screening oncologici con l’intelligenza artificialeDiagnosi e prevenzioneSempre più studi mostrano le potenzialità dell’AI nell’aumentare la capacità di individuare eventuali tumori e stratificare meglio la…Leggi tutto
22 Marzo 2024Un modello genetico per ridurre l’uso eccessivo della mammografia nelle donne a basso rischioDiagnosi e prevenzioneSecondo uno studio recente le informazioni genetiche aiutano a stimare le probabilità di ammalarsi ed essere utilizzate per…Leggi tutto
20 Marzo 2024Sindrome di Lynch: biopsia liquida per le lesioni precanceroseApprofondimenti e intervisteMesso a punto da ricercatori dell’Istituto dei Tumori di Milano un test mininvasivo sul sangue che apre la…Leggi tutto
18 Marzo 2024Le potenzialità di un vaccino per i tumori di pancreas e colon-rettoRicerche e studi cliniciPromettente un preparato in sperimentazione che aiuterebbe a prevenire le recidive nei pazienti con mutazione KRAS, in precedenza…Leggi tutto
15 Marzo 2024Nuove raccomandazioni e prospettive per l’estensione dei test genetici ad un più ampio numero di pazientiL'EditorialeIn Italia i portatori di sindromi ereditarie di predisposizione ai tumori sono circa 1.250.000, di cui circa 387.000…Leggi tutto
15 Marzo 2024Via libera alla prima terapia di editing genomico per malattie genetiche del sangueAssociazioni e IstituzioniApprovato dalla Commissione europea un trattamento innovativo basato sulla tecnologia Crispr-Cas9 per beta-talassemia e anemia falciforme. L’auspicio che…Leggi tutto
13 Marzo 2024Diagnosi precoce di cancro con la proteomicaApprofondimenti e intervisteNuove prospettive per identificare i tumori al loro esordio grazie allo sviluppo di test che studiano le proteine…Leggi tutto
11 Marzo 2024Combinazioni terapeutiche per il tumore al seno triplo negativoRicerche e studi cliniciIncoraggianti i dati sull’impiego della combinazione carboplatino e atezolizumab nel trattamento di pazienti con malattia metastatica Nell’ultimo decennio…Leggi tutto
8 Marzo 2024Negli USA nuova terapia cellulare per il melanomaAssociazioni e IstituzioniLa FDA statunitense ha approvato un trattamento che utilizza cellule immunitarie naturali isolate dal tumore per alcune forme…Leggi tutto
6 Marzo 2024Fondazione Mutagens: le origini e i progettiApprofondimenti e intervisteRiprendiamo i punti salienti di una recente intervista al presidente Salvo Testa che illustra lo spirito della Fondazione…Leggi tutto
5 Marzo 2024Newsletter #2 2024NewsletterCarissime/i, ecco la Newsletter #02 2024 della Fondazione Mutagens. In questo numero parliamo di screening oncologici, di test…Leggi tutto