Attività fisica intensa e breve alleata contro il cancro

Uno studio pubblicato di recente su JAMA Oncology rivela i benefici di pochi minuti di esercizio accidentale vigoroso e intermittente per ridurre il rischio oncologico

L’attività fisica vigorosa, come il tipico allenamento ad alto intensità denominato HIIT (High intensity interval trainig), è senz’altro una strategia valida per mantenersi in forma e raggiungere in modo efficiente in termini di tempo la quota di attività fisica raccomandata per la prevenzione dei tumori. Tuttavia non tutti sono attratti da questo tipo di ginnastica oppure non hanno la possibilità di praticarla. Un’alternativa benefica, di cui spesso nemmeno ci si rende conto, potrebbe essere rappresentata dalla cosiddetta attività fisica quotidiana vigorosa intermittente (Vigorous intermittent lifestyle physical activity o VILPA), che racchiude tutti quei momenti in cui, durante la giornata, una persona è impegnata in attività faticose, come fare le faccende domestiche oppure uno scatto per raggiungere la fermata del tram. L’importante è che questi momenti di attività intensa durino almeno 3 minuti e mezzo al giorno, anche divisi in tre “scatti” da un minuto ciascuno. È quando suggerisce uno studio osservazionale internazionale, pubblicato di recente sulla rivista JAMA Oncology.

Piccoli scatti quotidiani contro i tumori

Nel nuovo studio sono state prese in esame più di 22 mila persone sane che non facevano esercizio fisico, con un’età media di 62 anni, il cui stato di salute è stato monitorato per quasi 7 anni, periodo nel quale si sono verificati circa 2350 casi di tumore. Per valutare l’attività vigorosa quotidiana svolta accidentalmente (non pianificata, non strutturata) è stato utilizzato un accelerometro indossato sul polso indossato da ciascun partecipante.

Ebbene i dati raccolti hanno evidenziato che, sebbene nessuno dei partecipanti praticasse un esercizio strutturato, circa il 94% ha effettuato brevi sessioni di attività vigorosa. Un minimo di circa 3,5 minuti al giorno di tali attività accidentali è risultato associato a una riduzione del 17-18% del rischio complessivo di cancro rispetto al non svolgere alcuna attività di questo genere, percentuale che è salita nel momento in cui sono stati presi in considerazione i tumori noti per essere più influenzati dall’esercizio, come quelli di seno, polmone e intestino.  In questi casi 3,5 minuti di attività si sono rivelati associati a una riduzione del rischio di queste neoplasie del 28-29% e del 31-32% nel caso di 4,5 minuti giornalieri di attività vigorosa accidentale.

I consigli

«Il nostro studio ha rilevato che 3-4 minuti di attività fisica vigorosa ogni giorno sono collegati a un ridotto rischio di cancro. Si tratta di una quantità molto piccola di attività rispetto alle attuali raccomandazioni di 150-300 minuti di intensità moderata o 75-150 minuti di attività di intensità vigorosa a settimana» fanno notare gli autori dello studio nelle loro considerazioni conclusive. Gli studiosi sottolineano come quei minuti quotidiani in cui pratichiamo sforzi intensi, per esempio facendo una salita, portando le borse della spesa oppure facendo giochi movimentati con i nostri bambini, possano contribuire a ridurre il rischio di cancro. Ovviamente l’unione fa la forza, quindi bisogna cercare di avere anche altre sane abitudini, per esempio, seguire una dieta equilibrata ed evitare di fumare. L’esercizio fisico strutturato rimane comunque un caposaldo della prevenzione oncologica con numerose ricadute positive per la salute di tutto l’organismo (cuore, polmoni, ecc.) oltre sul fronte psicologico e relazionale.

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