Asportazione delle tube in caso di chirurgia pelvica

Secondo l’Ovarian Cancer Research Alliance andrebbe presa in considerazione la rimozione delle tube di Falloppio per prevenire il tumore delle ovaie in coloro che si sottopongono a un intervento chirurgico pelvico

Tutte le donne, indipendentemente dal proprio profilo di rischio, dovrebbero prendere in considerazione la rimozione profilattica delle tube di Falloppio (salpingectomia) contemporaneamente ad altri interventi di chirurgia pelvica una volta che hanno finito di avere figli. A suggerirlo è l’Ovarian Cancer Research Alliance (OCRA). La nuova raccomandazione segue i risultati, purtroppo deludenti, di un ampio studio collaborativo britannico sullo screening del cancro ovarico, pubblicato su Lancet nel 2021. La ricerca, in cui erano state seguite più di 200 mila donne per una media di 16 anni, ha infatti dimostrato che lo screening delle donne a rischio medio con un esame del sangue del marcatore tumorale CA-125 e un’ecografia transvaginale non riduce le morti dovute alla malattia.

Perché rimuovere le tube di Falloppio

Fino a 15-20 anni fa si riteneva che la maggior parte dei tumori ovarici avesse origine dalla superficie delle ovaie. Tuttavia osservazioni recenti indicano che in genere il cancro ovarico inizia nelle tube, motivo per cui sono stati avviati nuovi studi per verificare se la loro rimozione, quando la donna non desidera più avere figli, possa avere un ruolo nella prevenzione del tumore. Rispetto all’ovariectomia profilattica, la salpingectomia ha l’indubbio vantaggio di non indurre la menopausa e i suoi effetti collaterali a breve e lungo termine.

«Abbiamo l’obbligo di far sapere alle donne che la consapevolezza dei sintomi e la diagnosi precoce del tumore ovarico non sono in grado di salvare vite umane, mentre la salpingectomia opportunistica potrebbe farlo» ha affermato Audra Moran, presidente e amministratore delegato di OCRA. Da qui l’appello di OCRA rivolto alle donne affinché prendano in considerazione l’asportazione delle tube di Falloppio qualora debbano sottoporsi a interventi chirurgici pelvici per condizioni benigne, indipendentemente dal rischio percepito che corrono di sviluppare il cancro alle ovaie (ad esempio, in base alla storia familiare).

Chirurgia profilattica per le donne ad alto rischio

La rimozione delle ovaie e delle tube di Falloppio (salpingo-ovariectomia profilattica o annessiectomia) è oggi la strategia più valida per ridurre il rischio di cancro ovarico nelle donne ad alto rischio, in particolare in quelle che presentano varianti patogenetiche germinali nei geni BRCA1 o BRCA2. Tuttavia anche nelle donne ad alto rischio si sta valutando la possibilità di adottare un protocollo in due tempi, con l’iniziale rimozione delle tube e poi delle ovaie, che permetterebbe di ritardare l’entrata in menopausa con tutte le sue conseguenze associate. In particolare da circa un anno è stato avviato anche in Italia uno studio internazionale per valutare la sicurezza oncologica di un approccio che prevede appunto prima la rimozione chirurgica delle tube e poi, a distanza di almeno due anni, delle ovaie nelle donne con mutazioni BRCA.

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