12 Gennaio 2021Ancora troppe difficoltà nell’early access ai farmaciAssociazioni e Istituzioni Secondo un sondaggio Aiom la maggior parte degli oncologi ha provato ad accedere a nuovi farmaci, in molti casi già approvati ma non ancora rimborsabili, ma le procedure burocratiche sono ancora troppo complesseLa possibilità di accedere a un nuovo farmaco in tempi rapidi può cambiare le sorti a un malato di tumore, peccato però che tuttora vi siano ancora parecchi ostacoli a questo “early access”. Lo sottolinea un recente sondaggio dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom). L’indagine, resa possibile con il supporto non condizionato di Astrazeneca, mette in luce le lacune presenti nel sistema di norme che disciplinano la prescrizione di farmaci, in molti casi già approvati dall’ente regolatorio europeo (Ema, European Medicines Agency), ma non ancora rimborsati dal nostro sistema sanitario nazionale. Sebbene ben il 90 per cento degli oncologi abbia avuto un’esperienza diretta con questo sistema per ottenere i nuovi farmaci in anteprima, più di un terzo di essi riferisce di aver avuto difficoltà nella richiesta di un farmaco nell’ambito del Fondo Aifa (agenzia Italiana del Farmaco) del 5 per cento che permette l’uso di medicinali orfani per il trattamento di patologie rare o farmaci in attesa di commercializzazione. Ancora, un oncologo su cinque dichiara di aver desistito dal portare avanti ulteriori richieste in seguito alle risposte negative da parte dell’ente regolatorio, mentre più di uno su dieci ha incontrato le stesse difficoltà nell’accesso alle terapie in base alla legge 648/1996, che consente di erogare un farmaco, in corso di sperimentazione clinica o con un’indicazione terapeutica diversa, essendo stato inserito in una lista approvata dall’Aifa. Infine ben il 22 per cento degli specialisti ha riscontrato problemi nella richiesta dell’uso off label (fuori dalle regole originarie), garantito dalla legge 94/1998.La necessità di accelerare i tempi“L’accesso anticipato ad alcune terapie rappresenta una grande opportunità nonché un diritto per i pazienti oncologici – dice Massimo Di Maio, segretario nazionale Aiom -. Si tratta di trattamenti assolutamente sicuri e di comprovata efficacia, in quanto hanno già avuto un parere favorevole da parte delle autorità europee. Il loro utilizzo deve essere senza dubbio regolamentato da regole precise, per garantire sempre la salute del malato e tutelare il lavoro dello specialista. Dalla nostra indagine però emergono delle oggettive problematiche procedurali per tutte e tre le norme vigenti in Italia. Per quanto riguarda, per esempio, le richieste al fondo 5 per cento, l’Aifa deve necessariamente rispondere a ogni domanda, valutando il singolo caso. Il riscontro può arrivare in tempi variabili, a volte anche dopo oltre un mese, e questo rischia in alcuni casi di essere un tempo d’attesa troppo lungo. Quando richiediamo l’accesso anticipato ad un farmaco è molto spesso per curare tumori in stadi avanzati, spesso dopo il fallimento delle terapie standard. Il nostro auspicio è che l’Aifa riesca ad accelerare i tempi di approvazione”.Formazione degli oncologiSe è vero che il sistema di early access ai nuovi farmaci presenta delle lacune ed è migliorabile, è anche vero che bisogna lavorare anche sul piano della comunicazione e dell’informazione, visto che quasi il 20 per cento degli oncologi dichiara di avere un aggiornamento insufficiente sui programmi di expanded access e uso nominale, ovvero con un farmaco fornito gratuitamente dall’azienda farmaceutica. Un quarto degli oncologi riferisce inoltre di non essere preparato in modo adeguato sulle norme che regolano il Fondo del 5 per cento dell’AIFA e il 15 per cento ha difficoltà a gestire le richieste di un farmaco off label. “Sono ora necessarie e non più rinviabili delle attività di formazione specifiche per tutti i medici oncologi – sottolinea Giordano Beretta, presidente nazionale Aiom -. Quello dell’early access è infatti un aspetto della nostra professione in continua evoluzione e che richiede un costante aggiornamento. Il rischio concreto è che vi siano delle disparità di opportunità di cura per i pazienti assistiti nelle varie strutture sanitarie. Più un oncologo medico sa destreggiarsi in questo ambito medico-burocratico complesso, più facilmente il malato potrà ottenere il prima possibile un farmaco innovativo”.Condividi sui socialFacebookLinkedInTwitter
22 Aprile 2024Tumori ereditari: meno decessi con le strategie preventiveDiagnosi e prevenzioneSecondo i risultati di due studi recenti la salpingo-ovariectomia bilaterale e la sorveglianza con risonanza magnetica sono associate…Leggi tutto
19 Aprile 2024Emulsionanti negli alimenti e rischio cancroRicerche e studi cliniciIl consumo di grande quantità di cibi processati che contengono alcuni additivi sembrerebbe associato a una maggiore incidenza…Leggi tutto
17 Aprile 2024Le applicazioni presenti e future dei PARP inibitori nella cura del tumore al senoApprofondimenti e intervistePubblicata su JAMA Oncology una rassegna sulla rivoluzione terapeutica innescata da questi farmaci. Approfondiamo il tema con Carmen…Leggi tutto
15 Aprile 2024Nuove Cliniche della Salute per intercettare il cancro nei portatori di sindromi ereditarieL'EditorialeNella seconda metà del 1800 le teorie di Charles Darwin e Gregor Mendel hanno gettato le basi per…Leggi tutto
15 Aprile 2024Tumore della cervice: l’aggiunta dell’immunoterapia allunga la vitaRicerche e studi cliniciIl nuovo regime terapeutico con l’immunoterapico prembrolizumab, in aggiunta alla chemio-radioterapia standard, migliora la sopravvivenza globale nelle pazienti…Leggi tutto
12 Aprile 2024Varianti genetiche germinali associate ai tumori al seno di intervalloDiagnosi e prevenzioneSecondo uno studio pubblicato su JAMA Oncology i carcinomi rilevati tramite screening e quelli tra un controllo e…Leggi tutto
8 Aprile 2024Tumore dell’endometrio: l’immunoterapia allunga la vitaEventi e congressiL’immunoterapico dostarlimab, associato alla chemioterapia, ha le carte in regola per diventare il nuovo standard di cura per…Leggi tutto
5 Aprile 2024Newsletter #3 2024NewsletterCarissime/i, ecco la Newsletter #03 2024 della Fondazione Mutagens. In questo numero parliamo di biopsia liquida per la…Leggi tutto
5 Aprile 2024Approvata una nuova cura per il tumore della prostata avanzatoAssociazioni e IstituzioniL’AIFA ha approvato darolutamide in associazione alla terapia ormonale e alla chemioterapia nei pazienti con cancro metastatico ormonosensibile….Leggi tutto
3 Aprile 2024Tumore al seno: estensione dei test genetici germinaliApprofondimenti e intervistePubblicate le nuove raccomandazioni ASCO per ampliare la schiera di donne con cancro mammario da sottoporre alle analisi…Leggi tutto
29 Marzo 2024Tumore ovarico: cure avanzate e test HRD per migliorare la sopravvivenzaAssociazioni e IstituzioniSecondo l’Ovarian Cancer Commitment, coalizione che riunisce clinici,Istituzioni e associazioni pazienti, occorre incentivare l’accesso ai test per biomarcatori…Leggi tutto
27 Marzo 2024Unità di diagnosi genetica preimpianto pronta a decollare a PadovaApprofondimenti e intervisteLa PGT UNIT del capoluogo veneto potrebbe garantire l’accesso alle tecniche di diagnosi prenatale con costi totalmente a…Leggi tutto
25 Marzo 2024Ridefinire gli screening oncologici con l’intelligenza artificialeDiagnosi e prevenzioneSempre più studi mostrano le potenzialità dell’AI nell’aumentare la capacità di individuare eventuali tumori e stratificare meglio la…Leggi tutto
22 Marzo 2024Un modello genetico per ridurre l’uso eccessivo della mammografia nelle donne a basso rischioDiagnosi e prevenzioneSecondo uno studio recente le informazioni genetiche aiutano a stimare le probabilità di ammalarsi ed essere utilizzate per…Leggi tutto
20 Marzo 2024Sindrome di Lynch: biopsia liquida per le lesioni precanceroseApprofondimenti e intervisteMesso a punto da ricercatori dell’Istituto dei Tumori di Milano un test mininvasivo sul sangue che apre la…Leggi tutto
18 Marzo 2024Le potenzialità di un vaccino per i tumori di pancreas e colon-rettoRicerche e studi cliniciPromettente un preparato in sperimentazione che aiuterebbe a prevenire le recidive nei pazienti con mutazione KRAS, in precedenza…Leggi tutto
15 Marzo 2024Nuove raccomandazioni e prospettive per l’estensione dei test genetici ad un più ampio numero di pazientiL'EditorialeIn Italia i portatori di sindromi ereditarie di predisposizione ai tumori sono circa 1.250.000, di cui circa 387.000…Leggi tutto
15 Marzo 2024Via libera alla prima terapia di editing genomico per malattie genetiche del sangueAssociazioni e IstituzioniApprovato dalla Commissione europea un trattamento innovativo basato sulla tecnologia Crispr-Cas9 per beta-talassemia e anemia falciforme. L’auspicio che…Leggi tutto
13 Marzo 2024Diagnosi precoce di cancro con la proteomicaApprofondimenti e intervisteNuove prospettive per identificare i tumori al loro esordio grazie allo sviluppo di test che studiano le proteine…Leggi tutto
11 Marzo 2024Combinazioni terapeutiche per il tumore al seno triplo negativoRicerche e studi cliniciIncoraggianti i dati sull’impiego della combinazione carboplatino e atezolizumab nel trattamento di pazienti con malattia metastatica Nell’ultimo decennio…Leggi tutto
8 Marzo 2024Negli USA nuova terapia cellulare per il melanomaAssociazioni e IstituzioniLa FDA statunitense ha approvato un trattamento che utilizza cellule immunitarie naturali isolate dal tumore per alcune forme…Leggi tutto
6 Marzo 2024Fondazione Mutagens: le origini e i progettiApprofondimenti e intervisteRiprendiamo i punti salienti di una recente intervista al presidente Salvo Testa che illustra lo spirito della Fondazione…Leggi tutto
5 Marzo 2024Newsletter #2 2024NewsletterCarissime/i, ecco la Newsletter #02 2024 della Fondazione Mutagens. In questo numero parliamo di screening oncologici, di test…Leggi tutto