25 Ottobre 2023Sindrome di Lynch: più decessi per i tumori non colorettaliApprofondimenti e interviste Nei pazienti con varianti nei geni del mismatch repair il rischio di cancro è superiore all’80% e riguarda molti organi, seppur sottoposti a sorveglianza. Il cancro del colon-retto ha un peso rilevante in quanto malattia di riferimento, tuttavia uno studio internazionale rivela che la mortalità maggiore riguarda le neoplasie extracolicheNei portatori di varianti patogenetiche nei geni del mismatch repair (MMR), pur sottoposti a sorveglianza colonscopica, i tumori dello spettro neoplastico della sindrome di Lynch sono risultati associati ad un maggior numero di decessi rispetto ai tumori del colon-retto. Lo rivela un ampio studio pubblicato su The Lancet, condotto su una coorte di ben 8500 soggetti del Prospective Lynch Syndrome Database (PLSD), un grande consorzio internazionale ed europeo sulla sindrome di Lynch. Gli autori hanno analizzato come le varianti patogenetiche nei diversi geni MMR associati a tale sindrome ereditaria abbiano un rischio differenziato e strettamente correlato a ciascun di essi. Oltre al rischio di malattia vi è dunque una differente prognosi, cosa che porterebbe a ipotizzare programmi di sorveglianza clinico-strumentale differenziati.Nel suo insieme la ricerca sottolinea la necessità di una maggiore attenzione nei confronti dei tumori non colorettali per ridurre il loro impatto prognostico e, in particolare, i decessi ad essi associata.Ne parliamo con Bernardo Bonanni, direttore della Divisione di Prevenzione e Genetica Oncologica e dell’High Risk Center dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano, oltre che uno degli autori dello studio.I tumori associati alla sindrome di LynchLa sindrome di Lynch è dovuta alla presenza di varianti patogenetiche germinali nei geni del sistema del mismatch repair (MMR), coinvolti nella riparazione di alcuni errori generati durante la replicazione del DNA. I geni chiamati in causa sono quattro, ovvero MLH1, MSH2, MSH6 e PMS2 (a cui se ne aggiunge uno “accessorio”, EPCAM). I soggetti con questa sindrome presentano un rischio maggiore di sviluppare alcuni tumori, che tendono a insorgere in un’età più precoce (ad eccezione dei casi di mutazioni PMS2) rispetto a quanto avviene nelle forme non ereditarie. I principali organi a rischio sono il colon-retto e, nelle donne, l’endometrio; meno comuni sono invece i tumori in altre sedi tra cui ovaio, pancreas, prostata, stomaco, vie biliari e vie urinarie. Il rischio di malattia è comunque superiore a quello rilevato nella popolazione generale. Ai soggetti affetti dalla sindrome devono essere sempre proposti programmi mirati di sorveglianza multidisciplinare che puntano ad identificare precocemente eventuali neoplasie. La prevenzione del tumore del colon-retto, in particolare, prevede l’esecuzione a cadenza regolare (1-2 anni) della colonscopia con l’intento di identificare precocemente i precursori del tumore colorettale, solitamente polipi asportabili per via endoscopica.Bernardo BonanniMortalità maggiore per i tumori non colorettaliNel nuovo studio prospettico sono stati analizzati i dati relativi a 8500 pazienti europei con sindrome di Lynch coinvolti in programmi di sorveglianza.«Uno dei dati più importanti emerso da questo nostro studio (che ha due punti di forza: il grande numero di pazienti analizzati e il fatto di essere appunto prospettico) è che, sebbene il cancro del colon-retto sia il più frequente, sono i tumori non colorettali (vie biliari, pancreas, cervello, vie urinarie, ecc.) quelli più associati alla mortalità – fa notare Bonanni -. Per tradizione e cultura siamo sempre stati più portati a fare maggiore sorveglianza sui tumori del colon-retto, partendo anche dalla giovane età, cosa che potrebbe averci indotto a “trascurare” gli organi extracolici di cui non avevamo una percezione certa. Con l’introduzione di un Data Base europeo così accurato, che ha permesso di raccogliere un numero elevato di soggetti portatori di varianti patogenetiche nei geni MMR e di dati sulle loro storie cliniche, aldilà delle inevitabili differenze nazionali, è stato possibile prendere atto della maggior complessità della sindrome. In sostanza, pur con qualche limitazione, il dato è molto eloquente: la mortalità per tumori non colorettali è sicuramente un segnale da non trascurare».I dati sul tumore al senoNel nuovo studio sono emersi alcuni dati interessanti anche in relazione al tumore della mammella, sebbene sia ancora controversa la possibile relazione tra sindrome di Lynch e cancro mammario.«Nella casistica particolarmente ampia che abbiamo analizzato, abbiamo visto un’incidenza e una mortalità per tumore mammario tutt’altro che trascurabile – osserva Bonanni -. Ad oggi rimane comunque il dubbio che si possa trattare di tumori sporadici (cosiddette “fenocopie”) nell’ambito di pazienti con deficit del mismatch repair. Tuttavia, anche questo è un dato di cui tener conto. Se in futuro venisse confermato maggiormente, potrebbero derivarne implicazioni importanti per la gestione del rischio aumentato. Per esempio si potrebbe proporre alle donne con sindrome di Lynch una sorveglianza mammaria anticipata prima dei 40 anni, come già avviene nelle altre donne ad alto rischio di cancro alla mammella».Differenze in base al gene mutatoOltre ad aver evidenziato che i tumori extracolici (non del colon-retto) sono più associati a mortalità, lo studio ha mostrato delle differenze tra i genotipi, ovvero in relazione al gene MMR mutato. I tumori ginecologici erano più frequenti dei tumori del colon-retto nei portatori di varianti di MSH2, MSH6 e PMS2. I tumori dell’endometrio, del colon e dell’ovaio presentavano una bassa mortalità, mentre i tumori della prostata erano frequenti nei portatori di mutazioni di MSH2. «I dati su PMS2 devono far riflettere – segnala Bonanni -. PMS2 è il gene scoperto più di recente, anche perché è responsabile di tumori ad insorgenza più tardiva, come conferma il nostro studio. In passato qualcuno l’ha definito il “gene meno cattivo”, ma le cose non stanno esattamente così. Bisogna stare attenti e cercare di intercettare anche le famiglie in cui il tumore insorge dopo i 50 anni. Una volta individuata la mutazione di PMS2, la sorveglianza e la prevenzione vanno programmate con altrettanta attenzione, se non altro su colon-retto, endometrio e ovaio perché, come emerge dallo studio, anche i tumori ginecologici possono dare mortalità in presenza di mutazioni di questo gene e non si può escludere la comparsa nel tempo di mutazioni più aggressive».Migliorare e personalizzare la sorveglianza«L’aver osservato che c’è una mortalità significativa per i tumori extracolici deve portare a gestire meglio i pazienti, messaggio che è già molto chiaro nei centri di riferimento, ma che deve essere recepito anche nelle diverse strutture sparse sul territorio – fa notare Bonanni -. Bisogna prestare attenzione non solo alla sorveglianza del colon-retto, ma anche a quella degli altri organi a rischio: in particolare, per le donne, l’apparato genitale e, per uomini e donne, l’apparato urinario (rene e vescica), la cute e forse la mammella, per la quale però non abbiamo ancora l’evidenza chiara che sia opportuno iniziare la sorveglianza prima dei 40 anni; infine nei maschi con mutazione MSH2 è importante anche la sorveglianza della prostata». Il prossimo futuro inoltre ci avvicina a metodiche che potrebbero essere meno invasive e quindi facilitare l’avvio e l’attuazione di programmi di sorveglianza e di screening (che per necessità richiedono un lungo periodo di osservazione) più accettabili per questi pazienti.Strategie di riduzione del rischioI nuovi dati sottolineano, ancora una volta, quanto sia importante identificare le famiglie in cui sono presenti soggetti con la sindrome di Lynch e inserirle in programmi di prevenzione accurati e personalizzati, in base al tipo di mutazione e alla storia familiare. «In alcuni casi bisogna prendere in considerazione e discutere con i soggetti mutati anche le misure farmacologiche e chirurgiche di riduzione del rischio. Per esempio nelle donne con mutazioni di MLH1, MSH2 e, in parte, MSH6, dopo una certa età, va valutata la chirurgia profilattica su utero e ovaio (isteroannessiectomia), compatibilmente con le scelte personali e procreative delle pazienti. Senza dimenticare, per la prevenzione dei tumori del colon-retto, la possibilità di ricorrere alla farmacoprevenzione con aspirina a basso dosaggio, che è attualmente allo studio. Comunque sin da ora devono essere introdotti comportamenti sani, vale a dire dieta equilibrata e regolare esercizio fisico. Senza dimenticarsi di non fumare: è ben noto come il fumo abbia un ruolo molto importante nel rischio delle malattie neoplastiche» conclude Bonanni.Antonella SparvoliCondividi sui socialFacebookLinkedInTwitter
26 Aprile 2024L’aspirina attiva le difese contro il cancro del colon-rettoRicerche e studi cliniciUn gruppo di ricercatori italiani ha scoperto un meccanismo d’azione con cui l’acido acetilsalicilico aiuta a contrastare il…Leggi tutto
22 Aprile 2024Tumori ereditari: meno decessi con le strategie preventiveDiagnosi e prevenzioneSecondo i risultati di due studi recenti la salpingo-ovariectomia bilaterale e la sorveglianza con risonanza magnetica sono associate…Leggi tutto
29 Aprile 2024Tumore al seno: promettenti i PARP inibitori di nuova generazioneEventi e congressiPresentati all’ultimo congresso annuale dell’American Association for Cancer Research nuovi dati incoraggianti sull’inibitore selettivo di PARP1 saruparib nelle…Leggi tutto
19 Aprile 2024Emulsionanti negli alimenti e rischio cancroRicerche e studi cliniciIl consumo di grande quantità di cibi processati che contengono alcuni additivi sembrerebbe associato a una maggiore incidenza…Leggi tutto
17 Aprile 2024Le applicazioni presenti e future dei PARP inibitori nella cura del tumore al senoApprofondimenti e intervistePubblicata su JAMA Oncology una rassegna sulla rivoluzione terapeutica innescata da questi farmaci. Approfondiamo il tema con Carmen…Leggi tutto
15 Aprile 2024Nuove Cliniche della Salute per intercettare il cancro nei portatori di sindromi ereditarieL'EditorialeNella seconda metà del 1800 le teorie di Charles Darwin e Gregor Mendel hanno gettato le basi per…Leggi tutto
15 Aprile 2024Tumore della cervice: l’aggiunta dell’immunoterapia allunga la vitaRicerche e studi cliniciIl nuovo regime terapeutico con l’immunoterapico prembrolizumab, in aggiunta alla chemio-radioterapia standard, migliora la sopravvivenza globale nelle pazienti…Leggi tutto
12 Aprile 2024Varianti genetiche germinali associate ai tumori al seno di intervalloDiagnosi e prevenzioneSecondo uno studio pubblicato su JAMA Oncology i carcinomi rilevati tramite screening e quelli tra un controllo e…Leggi tutto
8 Aprile 2024Tumore dell’endometrio: l’immunoterapia allunga la vitaEventi e congressiL’immunoterapico dostarlimab, associato alla chemioterapia, ha le carte in regola per diventare il nuovo standard di cura per…Leggi tutto
5 Aprile 2024Newsletter #3 2024NewsletterCarissime/i, ecco la Newsletter #03 2024 della Fondazione Mutagens. In questo numero parliamo di biopsia liquida per la…Leggi tutto
5 Aprile 2024Approvata una nuova cura per il tumore della prostata avanzatoAssociazioni e IstituzioniL’AIFA ha approvato darolutamide in associazione alla terapia ormonale e alla chemioterapia nei pazienti con cancro metastatico ormonosensibile….Leggi tutto
3 Aprile 2024Tumore al seno: estensione dei test genetici germinaliApprofondimenti e intervistePubblicate le nuove raccomandazioni ASCO per ampliare la schiera di donne con cancro mammario da sottoporre alle analisi…Leggi tutto
29 Marzo 2024Tumore ovarico: cure avanzate e test HRD per migliorare la sopravvivenzaAssociazioni e IstituzioniSecondo l’Ovarian Cancer Commitment, coalizione che riunisce clinici,Istituzioni e associazioni pazienti, occorre incentivare l’accesso ai test per biomarcatori…Leggi tutto
27 Marzo 2024Unità di diagnosi genetica preimpianto pronta a decollare a PadovaApprofondimenti e intervisteLa PGT UNIT del capoluogo veneto potrebbe garantire l’accesso alle tecniche di diagnosi prenatale con costi totalmente a…Leggi tutto
25 Marzo 2024Ridefinire gli screening oncologici con l’intelligenza artificialeDiagnosi e prevenzioneSempre più studi mostrano le potenzialità dell’AI nell’aumentare la capacità di individuare eventuali tumori e stratificare meglio la…Leggi tutto
22 Marzo 2024Un modello genetico per ridurre l’uso eccessivo della mammografia nelle donne a basso rischioDiagnosi e prevenzioneSecondo uno studio recente le informazioni genetiche aiutano a stimare le probabilità di ammalarsi ed essere utilizzate per…Leggi tutto
20 Marzo 2024Sindrome di Lynch: biopsia liquida per le lesioni precanceroseApprofondimenti e intervisteMesso a punto da ricercatori dell’Istituto dei Tumori di Milano un test mininvasivo sul sangue che apre la…Leggi tutto
18 Marzo 2024Le potenzialità di un vaccino per i tumori di pancreas e colon-rettoRicerche e studi cliniciPromettente un preparato in sperimentazione che aiuterebbe a prevenire le recidive nei pazienti con mutazione KRAS, in precedenza…Leggi tutto
15 Marzo 2024Nuove raccomandazioni e prospettive per l’estensione dei test genetici ad un più ampio numero di pazientiL'EditorialeIn Italia i portatori di sindromi ereditarie di predisposizione ai tumori sono circa 1.250.000, di cui circa 387.000…Leggi tutto
15 Marzo 2024Via libera alla prima terapia di editing genomico per malattie genetiche del sangueAssociazioni e IstituzioniApprovato dalla Commissione europea un trattamento innovativo basato sulla tecnologia Crispr-Cas9 per beta-talassemia e anemia falciforme. L’auspicio che…Leggi tutto
13 Marzo 2024Diagnosi precoce di cancro con la proteomicaApprofondimenti e intervisteNuove prospettive per identificare i tumori al loro esordio grazie allo sviluppo di test che studiano le proteine…Leggi tutto
11 Marzo 2024Combinazioni terapeutiche per il tumore al seno triplo negativoRicerche e studi cliniciIncoraggianti i dati sull’impiego della combinazione carboplatino e atezolizumab nel trattamento di pazienti con malattia metastatica Nell’ultimo decennio…Leggi tutto
8 Marzo 2024Negli USA nuova terapia cellulare per il melanomaAssociazioni e IstituzioniLa FDA statunitense ha approvato un trattamento che utilizza cellule immunitarie naturali isolate dal tumore per alcune forme…Leggi tutto
6 Marzo 2024Fondazione Mutagens: le origini e i progettiApprofondimenti e intervisteRiprendiamo i punti salienti di una recente intervista al presidente Salvo Testa che illustra lo spirito della Fondazione…Leggi tutto
5 Marzo 2024Newsletter #2 2024NewsletterCarissime/i, ecco la Newsletter #02 2024 della Fondazione Mutagens. In questo numero parliamo di screening oncologici, di test…Leggi tutto
24 Aprile 2024Nuove prospettive per la prevenzione del tumore al seno nei portatori di mutazioni BRCAApprofondimenti e intervisteRecenti scoperte aprono la strada all’impiego dell’immunoterapia per prevenire il carcinoma mammario prima che si manifesti in presenza…Leggi tutto