Tumore al seno HER2+: approvazione europea per trastuzumab deruxtecan

L’anticorpo monoclonale farmaco-coniugato approvato in UE
per pazienti con malattia avanzata trattate con un precedente regime a base di anti-HER2 

L’anticorpo monococlonale farmaco-coniugato trastuzumab deruxtecan ha ottenuto di recente in UE l’estensione dell’indicazione come monoterapia per il trattamento di pazienti adulti con carcinoma mammario HER2 positivo (HER+) non resecabile o metastatico che hanno ricevuto in precedenza uno o più regimi a base di anti-HER2. L’approvazione del farmaco si basa sui risultati dello studio Destiny-Breast03, pubblicato sul New England Journal of Medicine, che ne hanno dimostrato la capacità di ridurre del 72% il rischio di progressione del tumore o di morte rispetto all’attuale terapia standard a base di trastuzumab-emtansine (T-DM1). Inoltre è emerso che la sopravvivenza mediana libera da progressione per le pazienti trattate con trastuzumab deruxtecan non è stata raggiunta, mentre quella con il T-DM1 è risultata di 6,8 mesi.

Le ricadute per medici e pazienti

«Questa approvazione rappresenta un’importante pietra miliare per i pazienti e i clinici europei, dal momento che le donne, precedentemente trattate per carcinoma mammario metastatico HER2+ con il trattamento standard attuale, di solito vanno incontro a progressione della malattia in meno di un anno – ha dichiarato Javier Cortés, responsabile dell’International Breast Cancer Center di Barcellona -. Nello studio Destiny-Breast03, il tempo alla progressione si è prolungato ben oltre l’anno per le pazienti che hanno ricevuto trastuzumab deruxtecan, dimostrando il potenziale di questo farmaco di diventare un nuovo punto di riferimento nel trattamento del carcinoma mammario metastatico HER2+».

Aggiornamento delle linee guida ESMO

Grazie all’approvazione le pazienti europee con questa tipologia di tumore avranno l’opportunità di essere trattate con trastuzumab deruxtecan in una fase ancora più precoce del tumore metatstatico, aumentando così le possibilità di avere una prognosi migliore rispetto a quella ottenibile nelle fasi più avanzate della malattia.

Sulla base dei risultati di Destiny-Breast03, le linee guida ESMO della pratica clinica sono state aggiornate nell’ottobre 2021 per raccomandare l’uso di trastuzumab deruxtecan come terapia di seconda linea preferibile per le pazienti con carcinoma mammario metastatico HER2-positivo, a progressione dopo una terapia con taxano e trastuzumab.

Il tumore al seno HER2+

In Europa, ogni anno vengono diagnosticati più di 530.000 casi di cancro al seno e circa un caso su cinque è considerato HER2+. HER2 è un recettore di membrana tirosin-chinasico espresso sulla superficie delle cellule di molti tipi di tumore, tra cui quello mammario, gastrico, polmonare e colorettale. L’eccesiva espressione di tale recettore può verificarsi in seguito a un’alterazione del gene HER2 (in particolare la sua amplificazione) ed è spesso associata a una malattia aggressiva con una prognosi infausta con un alto rischio di progressione della malattia.

I risultati sorprendenti nei tumori HER2-low

Trastuzumab deruxtecan offre importanti prospettive anche per i cosiddetti tumori HER2-low, come rivela lo studio Destiny-Breast04 (DB04). Questo anticorpo monoclonale farmaco-coniugato ha mostrato infatti di essere molto efficace anche in tumori che fino a poco tempo fa erano classificati come HER2 negativi (HER2-), ma che in realtà possono esprimere la proteina HER2, anche se in maniera limitata, e per questo motivo sono stati denominati HER2-low. Proprio sulla base dei nuovi dati emersi dallo studio DB04 trastuzumab deruxtecan è attualmente in fase di revisione in Europa e in Giappone per il trattamento di pazienti adulte con carcinoma mammario non operabile o metastatico HER2-low che hanno ricevuto una o due linee di chemioterapia.

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