Cancro: si guarisce di più, ma la prevenzione resta fondamentale

Pubblicato il report annuale dell’Aiom “I numero del cancro”. Molte neoplasie sono in riduzione, in crescita invece melanoma, tumore al pancreas e cancro al polmone, che cresce solo tra le donne

Rispetto a 10 anni fa, sono molto più numerosi gli uomini e le donne che sopravvivono alla diagnosi di un tumore. Non solo aumenta il tasso di guarigione per molti tumori, ma sempre più persone tornano ad avere un’aspettativa di vita sovrapponibile a quella della popolazione generale. Questi alcuni dei dati emersi dal volume “I numeri del cancro”, frutto dello sforzo comune di Aiom (Associazione italiana di oncologia medica), Airtum (Associazione italiana registri tumori), Siapec-Iap (Società italiana di anatomia patologica e di citologia diagnostica), Fondazione Aiom, Passi (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia e Passi d’Argento), presentato di recente all’Istituto Superiore di Sanità.
Per continuare a migliorare non bisogna però abbassare la guardia, ma insistere con i “programmi di screening e la necessità di adottare stili di vita corretti, sottolineando l’importanza della prevenzione che resta la cura più efficace per prevenire l’insorgenza del cancro” sottolinea il Ministro della salute Roberto Speranza nella prefazione del volume.

Chi scende

I nuovi dati mostrano una diminuzione dell’incidenza per diversi tumori in entrambi i sessi, in particolare quelli di stomaco, fegato (complici probabilmente la vaccinazione anti epatite B e le nuove cure risolutive per l’epatite C), prostata e tumori gastroenterici, fatta eccezione per il pancreas. Negli uomini è inoltre in calo l’incidenza del tumore del polmone, merito delle campagne di prevenzione del fumo, avviate ormai da anni.
Risultati molto soddisfacenti anche per quel che riguarda il tumore del colon-retto con una diminuzione dell’11 per cento rispetto al 2019, del 17,5 per cento rispetto al 2017, del 20 per cento rispetto al picco del 2013, e di oltre il 23 per cento rispetto
alla previsione stimata nel 2011. Risultati che confermano la validità dei programmi di screening, in grado, oltre che di individuare tumori in stadio iniziale, di rimuovere lesioni polipoidi precancerose e impedire quindi l’insorgenza dei tumori colon-rettali.

Chi sale

Ci sono però anche tumori che mostrano un trend in crescita, tra questi il melanoma. I casi in aumento sono legati da una parte al vasto impiego di lampade abbronzati, soprattutto nei primi anni del millennio, dall’altra alla maggiore attenzione alla diagnosi. Sono stati infatti diagnosticati più tumori grazie ai più diffusi controlli di nei e pelle. Questo ha portato anche a individuare i tumori in fase più precoce, con ricadute positive sulla sopravvivenza. Non solo, altri benefici sono attesi nel prossimo futuro grazie alle nuove terapie disponibili per curare il melanoma avanzato. Oggi grazie all’immunoterapia e alla terapia target circa il 50 per cento dei pazienti con malattia metastatica può infatti ottenere un beneficio a lungo termine.
Aumentano anche le diagnosi di tumore del pancreas in entrambi i sessi e, nelle donne, crescono i casi di carcinoma mammario, soprattutto nelle under 50, complice l’estensione della fascia d’età sottoposta a screening in alcune Regioni.

Tumore al polmone nelle donne

Il carcinoma polmonare cresce del 3 per cento tra la popolazione femminile, soprattutto nelle donne sopra i 70 anni. Questo dato è da imputare all’abitudine al fumo di sigaretta, che a partire dagli anni Settanta si è sempre più diffusa nel “gentil sesso”. Nonostante i progressi terapeutici ottenuti negli ultimi anni, quello al polmone è un tumore che presenta ancora un basso tasso di sopravvivenza a cinque anni (del 15 per cento nei maschi e del 19 per cento nelle femmine), a indicare quanto sia fondamentale la prevenzione e la sua promozione, in particolar modo nella popolazione femminile.

Prospettive

Il nuovo rapporto evidenzia i tanti progressi che si stanno facendo per combattere il cancro, ma ricorda anche che dobbiamo affrontare grandi sfide. Bisogna continuare a puntare su prevenzione, screening e diagnosi precoce, ma anche sulla ricerca traslazionale per migliorare la prognosi dei pazienti.
Circa il 40 per cento dei nuovi casi di tumore potrebbe essere evitato con interventi di prevenzione primaria, mirati a modificare i fattori di rischio comportamentali, a partire dal fumo per arrivare alle cattive abitudini alimentari. Gli screening hanno anch’essi grande importanza, come dimostrano per esempio i dati relativi al tumore del colon-retto, ma bisogna uniformare i percorsi, vista la differenza che si evidenzia ancora tra Centro-Nord e Sud Italia.

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