21 Settembre 2021Tumori nell’uomo associati a mutazioni BRCA: stime di rischio più preciseApprofondimenti e interviste Un gruppo di ricerca internazionale ha identificato nuovi polimorfismi genetici che possono modificare il rischio di sviluppare il tumore della mammella e della prostata negli uomini con mutazioni in BRCA. Ne parliamo con Laura Ottini del Dipartimento di Medicina molecolare dell’Università La Sapienza di Roma, che ha coordinato lo studioQuando si parla di mutazioni nei geni BRCA1 e BRCA2 il pensiero va subito al sesso femminile. E’ infatti ben noto che la presenza di varianti patogenetiche (mutazioni) in questi geni nelle donne aumenta in modo considerevole il rischio di sviluppare tumori al seno e alle ovaie. Tuttavia anche gli uomini, al pari delle donne, possono ereditare mutazioni in questi geni e anche nel sesso maschile la loro presenza comporta un aumento del rischio di sviluppare alcuni tumori, in particolare alla mammella e alla prostata. Va però ricordato che non tutte le persone che presentano mutazioni nei geni BRCA1 o 2 hanno uguali probabilità di sviluppare un tumore nel corso della loro vita. Lo sottolinea anche una recente ricerca internazionale, pubblicata sulla rivista Journal of the National Cancer Institute, che ha portato all’identificazione di polimorfismi genetici, cioè variazioni del DNA frequenti nella popolazione, che possono modificare il rischio di sviluppare il tumore della mammella e della prostata negli uomini portatori di mutazioni nei geni BRCA1 e BRCA2. I nuovi dati offrono la possibilità quindi di realizzare una “stratificazione” del rischio, con importanti ricadute in un’ottica di prevenzione e diagnosi precoce. Ne parliamo con la professoressa Laura Ottini del Dipartimento di Medicina molecolare dell’Università La Sapienza di Roma, che ha coordinato lo studio. Perché è importante che un uomo sappia di essere portatore di una mutazione BRCA?Mentre oggi una donna portatrice di mutazioni BRCA ha, o può avere, accesso con più facilità a una rete di sorveglianza per la prevenzione del rischio oncologico, questo non è ancora così agevole e codificato nel sesso maschile. Tuttavia è ormai evidente che se in una famiglia è stata riscontrata una mutazione in un gene BRCA, negli screening a cascata sui familiari devono rientrare anche gli uomini. Per un uomo sapere di essere portatore di un gene BRCA mutato è importante non solo per le possibili ricadute sulla propria salute, ma anche perché lui stesso potrebbe trasmettere il gene mutato ai propri figli e figlie.Il rischio di sviluppare un tumore associato alla presenza di mutazioni nei geni BRCA1 e BRCA2 è diverso nei due sessi e risulta più impattante per il sesso femminile. Nonostante ciò è bene che anche l’uomo sia consapevole del possibile rischio, anche perché si stanno aprendo nuovi scenari. Da alcuni anni stiamo cercando di identificare e studiare gli uomini portatori di mutazioni BRCA con l’obiettivo di associare alla presenza di mutazione un rischio specifico di sviluppare un tumore che sia sempre più personalizzato in modo tale da poter mettere in atto strategie di prevenzione mirate. Il nuovo studio pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute, va proprio in questa direzione.Come è possibile stratificare il rischio negli uomini portatori di mutazioni nei geni BRCA?Oggi sappiamo che nell’arco della propria vita, gli uomini con mutazioni nel gene BRCA1 hanno un rischio di sviluppare un tumore della mammella che va dall’1 al 5% (che non sembra elevato, soprattutto se paragonato a quello femminile, ma che è rilevante se confrontato con il rischio dello 0,1% della popolazione generale), mentre un uomo con un gene BRCA2 mutato ha un rischio che va dal 5 al 10% di sviluppare questo stesso tumore (in questo caso le frequenze iniziano ad avvicinarsi a quelle della donna nella popolazione generale). Non solo, se consideriamo il tumore della prostata i numeri iniziano a essere importanti. Quello prostatico è il tumore più frequente nella popolazione maschile e negli uomini con mutazioni nei geni BRCA, in particolare nel gene BRCA2, la possibilità nel corso della vita di svilupparlo è nel complesso di circa il 60%.Nel nostro studio, per stratificare ulteriormente il rischio di tumore negli uomini con mutazioni BRCA, abbiamo analizzato altri fattori genetici chiamati polimorfismi, cioè variazioni dei singoli “mattoncini” (nucleotidi) che costituiscono la molecola di DNA. Grazie al sequenziamento dell’intero genoma umano, oggi sappiamo che ogni individuo possiede nel suo corredo genetico milioni di polimorfismi e che alcuni di essi sono associati a un aumentato rischio di sviluppare un tumore.È importante sottolineare che singolarmente i polimorfismi possono non avere un ruolo rilevante nel rischio associato allo sviluppo di tumori, di contro, la contemporanea presenza di più polimorfismi può avere un notevole impatto.Che cosa avete scoperto studiando i polimorfismi?Partendo dai dati che avevamo ottenuto in uno studio di associazione “genome-wide” (Genome Wide Association Study), volto a determinare le variazioni geniche in più 1.800 uomini con mutazioni nei geni BRCA, alcuni dei quali si erano ammalati e altri no, sono stati sviluppati nuovi modelli statistici di punteggi di rischio genetico o PRS (Polygenic Risk Score) allo scopo di includere tutti i nuovi polimorfismi recentemente associati al tumore mammario e prostatico. Nello specifico i PRS sviluppati nello studio, basati su 313 polimorfismi per il tumore della mammella e su 147 per quello della prostata, ci hanno consentito di classificare gli uomini portatori di mutazioni BRCA in individui a basso PRS, cioè con un rischio basso, e in individui ad alto PRS, cioè con un rischio alto, di sviluppare il tumore.Per esempio, stratificando il rischio di ammalarsi in base al PRS, abbiamo evidenziato che gli uomini portatori di mutazioni nel gene BRCA2 che avevano il più alto numero di polimorfismi (alto PRS), presentavano un rischio di sviluppare il tumore della prostata non più del 60%, ma di quasi l’88%. Viceversa coloro che rientrano nel percentile più basso, ovvero che avevano un numero minore di polimorfismi (basso PRS), presentavano un rischio molto minore, pari a circa il 34%. Se ci riferiamo al tumore della mammella, il rischio di sviluppare il tumore mammario negli uomini con mutazioni BRCA2 è di circa l’8% per gli individui con basso PRS e di circa il 18% per gli individui con alto PRS. Per raffinare ancora di più le stime di rischio, abbiamo anche calcolato quali siano i rischi per gli uomini con mutazioni BRCA di sviluppare un tumore alla mammella o alla prostata nell’arco di 10 anni in base all’età. Questi dati possono fornire informazioni utili per poter valutare e scegliere le misure migliori da adottare in termini di screening e prevenzione.Quello che ci auguriamo è che nella pratica clinica questa stratificazione porti alla formulazione di linee guida mirate che ad oggi non esistono per l’uomo portatore di mutazioni BRCA. Ciò permetterebbe di sorvegliare ciascun individuo in base al proprio rischio personale, riservando controlli maggiori e più ravvicinati agli individui con PRS più alto. Migliorare l’efficacia degli screening attualmente proposti è di fondamentale importanza per la prevenzione e per la diagnosi precoce. In questo senso le implicazioni dello studio sono notevoli e rispondono alle crescenti richieste di una medicina personalizzata e genere-specifica. Condividi sui socialFacebookLinkedInTwitter
19 Aprile 2024Emulsionanti negli alimenti e rischio cancroRicerche e studi cliniciIl consumo di grande quantità di cibi processati che contengono alcuni additivi sembrerebbe associato a una maggiore incidenza…Leggi tutto
17 Aprile 2024Le applicazioni presenti e future dei PARP inibitori nella cura del tumore al senoApprofondimenti e intervistePubblicata su JAMA Oncology una rassegna sulla rivoluzione terapeutica innescata da questi farmaci. Approfondiamo il tema con Carmen…Leggi tutto
15 Aprile 2024Nuove Cliniche della Salute per intercettare il cancro nei portatori di sindromi ereditarieL'EditorialeNella seconda metà del 1800 le teorie di Charles Darwin e Gregor Mendel hanno gettato le basi per…Leggi tutto
15 Aprile 2024Tumore della cervice: l’aggiunta dell’immunoterapia allunga la vitaRicerche e studi cliniciIl nuovo regime terapeutico con l’immunoterapico prembrolizumab, in aggiunta alla chemio-radioterapia standard, migliora la sopravvivenza globale nelle pazienti…Leggi tutto
12 Aprile 2024Varianti genetiche germinali associate ai tumori al seno di intervalloDiagnosi e prevenzioneSecondo uno studio pubblicato su JAMA Oncology i carcinomi rilevati tramite screening e quelli tra un controllo e…Leggi tutto
8 Aprile 2024Tumore dell’endometrio: l’immunoterapia allunga la vitaEventi e congressiL’immunoterapico dostarlimab, associato alla chemioterapia, ha le carte in regola per diventare il nuovo standard di cura per…Leggi tutto
5 Aprile 2024Newsletter #3 2024NewsletterCarissime/i, ecco la Newsletter #03 2024 della Fondazione Mutagens. In questo numero parliamo di biopsia liquida per la…Leggi tutto
5 Aprile 2024Approvata una nuova cura per il tumore della prostata avanzatoAssociazioni e IstituzioniL’AIFA ha approvato darolutamide in associazione alla terapia ormonale e alla chemioterapia nei pazienti con cancro metastatico ormonosensibile….Leggi tutto
3 Aprile 2024Tumore al seno: estensione dei test genetici germinaliApprofondimenti e intervistePubblicate le nuove raccomandazioni ASCO per ampliare la schiera di donne con cancro mammario da sottoporre alle analisi…Leggi tutto
29 Marzo 2024Tumore ovarico: cure avanzate e test HRD per migliorare la sopravvivenzaAssociazioni e IstituzioniSecondo l’Ovarian Cancer Commitment, coalizione che riunisce clinici,Istituzioni e associazioni pazienti, occorre incentivare l’accesso ai test per biomarcatori…Leggi tutto
27 Marzo 2024Unità di diagnosi genetica preimpianto pronta a decollare a PadovaApprofondimenti e intervisteLa PGT UNIT del capoluogo veneto potrebbe garantire l’accesso alle tecniche di diagnosi prenatale con costi totalmente a…Leggi tutto
25 Marzo 2024Ridefinire gli screening oncologici con l’intelligenza artificialeDiagnosi e prevenzioneSempre più studi mostrano le potenzialità dell’AI nell’aumentare la capacità di individuare eventuali tumori e stratificare meglio la…Leggi tutto
22 Marzo 2024Un modello genetico per ridurre l’uso eccessivo della mammografia nelle donne a basso rischioDiagnosi e prevenzioneSecondo uno studio recente le informazioni genetiche aiutano a stimare le probabilità di ammalarsi ed essere utilizzate per…Leggi tutto
20 Marzo 2024Sindrome di Lynch: biopsia liquida per le lesioni precanceroseApprofondimenti e intervisteMesso a punto da ricercatori dell’Istituto dei Tumori di Milano un test mininvasivo sul sangue che apre la…Leggi tutto
18 Marzo 2024Le potenzialità di un vaccino per i tumori di pancreas e colon-rettoRicerche e studi cliniciPromettente un preparato in sperimentazione che aiuterebbe a prevenire le recidive nei pazienti con mutazione KRAS, in precedenza…Leggi tutto
15 Marzo 2024Nuove raccomandazioni e prospettive per l’estensione dei test genetici ad un più ampio numero di pazientiL'EditorialeIn Italia i portatori di sindromi ereditarie di predisposizione ai tumori sono circa 1.250.000, di cui circa 387.000…Leggi tutto
15 Marzo 2024Via libera alla prima terapia di editing genomico per malattie genetiche del sangueAssociazioni e IstituzioniApprovato dalla Commissione europea un trattamento innovativo basato sulla tecnologia Crispr-Cas9 per beta-talassemia e anemia falciforme. L’auspicio che…Leggi tutto
13 Marzo 2024Diagnosi precoce di cancro con la proteomicaApprofondimenti e intervisteNuove prospettive per identificare i tumori al loro esordio grazie allo sviluppo di test che studiano le proteine…Leggi tutto
11 Marzo 2024Combinazioni terapeutiche per il tumore al seno triplo negativoRicerche e studi cliniciIncoraggianti i dati sull’impiego della combinazione carboplatino e atezolizumab nel trattamento di pazienti con malattia metastatica Nell’ultimo decennio…Leggi tutto
8 Marzo 2024Negli USA nuova terapia cellulare per il melanomaAssociazioni e IstituzioniLa FDA statunitense ha approvato un trattamento che utilizza cellule immunitarie naturali isolate dal tumore per alcune forme…Leggi tutto
6 Marzo 2024Fondazione Mutagens: le origini e i progettiApprofondimenti e intervisteRiprendiamo i punti salienti di una recente intervista al presidente Salvo Testa che illustra lo spirito della Fondazione…Leggi tutto
5 Marzo 2024Newsletter #2 2024NewsletterCarissime/i, ecco la Newsletter #02 2024 della Fondazione Mutagens. In questo numero parliamo di screening oncologici, di test…Leggi tutto