Sindrome di Li Fraumeni: classificati i diversi “aspetti” della malattia

Un gruppo di ricercatori internazionale ha classificato le manifestazioni fenotipiche che rientrano nello spettro di questa malattia in relazione al tipo di variante germinale del gene TP53. I dati raccolti sono stati pubblicati di recente su JAMA Oncology

La sindrome di Li-Fraumeni è una sindrome di predisposizione al cancro associata a un rischio elevato di sviluppare un ampio spettro di tumori, per lo più causata da mutazioni germinali del gene TP53. La tipologia di mutazione di questo gene può influenzare la penetranza della malattia, ovvero la gravità con cui si manifesta, l’età in cui compare il cancro, il sito dove si sviluppa e il rischio di altre neoplasie. Lo ribadisce un recente studio tedesco, pubblicato su JAMA Oncology, in cui gli autori hanno cercato di classificare lo spetto della sindrome di Li-Fraumeni in relazione al tipo di varianti genetiche e ai meccanismi che determinano le manifestazioni della sindrome. La nuova classificazione rappresenta un passo avanti verso la comprensione dei fattori che portano a differenze fenotipiche nello spettro Li-Fraumeni e potrebbe servire come modello per la riclassificazione di altre condizioni ereditarie che comportano una predisposizione al cancro.

Attuali criteri diagnostici

I ricercatori tedeschi hanno analizzato i dati relativi a più di 3000 persone di quasi 1300 famiglie, forniti dal database delle varianti nel gene TP53 dell’International agency for research on cancer. Scopo dello studio di coorte quello di rivelare le differenze nella distribuzione delle varianti genetiche tra i pazienti che incontravano i criteri per la diagnosi della sindrome e quelli che al contrario non li presentavano.

Gli attuali criteri per la diagnosi della sindrome di Li-Fraumeni prevedono che la persona colpita presenti una variante patogenetica germinale nel gene TP53 indentificata con i test genetici e tre criteri clinici, ovvero un sarcoma diagnosticato prima dei 45 anni, un parente di primo grado con qualsiasi cancro prima dei 45 anni e un parente di primo o secondo grado con qualsiasi cancro prima dei 45 anni o un sarcoma a qualsiasi età.

La classificazione delle varianti

Nella nuova analisi gli studiosi tedeschi hanno in pratica definito alcuni fenotipi che rientrano nello spettro della sindrome Li-Fraumeni e proposto una classificazione alternativa che avrebbe diversi vantaggi. Il primo vantaggio, a detta dei ricercatori, è quello di riflettere lo spettro di fenotipi legati a varianti certamente o probabilmente patogenetiche. In secondo luogo la classificazione descrive i diversi fenotipi e non si basa su previsioni di penetranza. Ancora, utilizza i criteri clinici stabiliti ormai da anni e incorpora fattori che modificano il rischio di cancro senza bisogno di specificarli. Infine ha il potenziale di facilitare la ricerca di fattori modificatori di rischio in futuro. La nuova classificazione presenta però anche dei contro, a partire dal fatto che attualmente non ci sono implicazioni immediate sui protocolli di sorveglianza perché occorrono ulteriori analisi dei rischi. Inoltre i probandi possono spostarsi tra le categorie all’interno dello spettro sindromico nel tempo e non sono inclusi nella definizione coloro che presentano varianti di TP53che non siano certamente o probabilmente patogenetiche.

© 2022 Fondazione Mutagens ETS. Tutti i diritti riservati.

Leggi altre notizie