Linee guida sullo stile di vita per chi è in cura per il cancro

L’American Society of Clinical Oncology ha pubblicato raccomandazioni basate sull’evidenza per l’esercizio fisico, la dieta e il peso specificamente per le persone in trattamento attivo per un tumore

La maggior parte delle linee guida professionali su esercizio fisico, dieta e gestione del peso corporeo finora si sono concentrate sulla salute della popolazione generale e dei sopravvissuti al cancro. Di recente l’American Society of Clinical Oncology (ASCO) ha pubblicato raccomandazioni mirate inerenti lo stile di vita per le persone che sono in trattamento attivo per il cancro. Dal documento emerge che i malati possono trarre alcuni benefici per la propria salute, a partire da una riduzione degli effetti collaterali associati alle terapie, se praticano una regolare attività fisica, mentre attualmente non sembrerebbero esserci prove sufficienti per raccomandare una dieta specifica o di perdere peso per migliorare gli effetti collaterali o i risultati del trattamento.

Le linee guida americane

Per realizzare le nuove raccomandazioni, il comitato ASCO ha preso in esame 52 studi, 42 inerenti l’esercizio fisico, 9 la dieta e 1 la gestione del peso, nonché altri 23 studi clinici randomizzati condotti specificatamente su individui in terapia per un tumore. La maggior parte degli studi riguardavano alcuni tipi di cancro, in particolare quelli di seno, prostata, polmone e colon-retto. Come si può intuire, la limitata disponibilità di studi che soddisfacessero i criteri di inclusione sui temi dell’alimentazione e del peso non ha permesso di trarre conclusioni sul fatto che i cambiamenti nella dieta o la perdita di peso nelle persone in terapia possano influire sui risultati. Al contrario, la mole di dati sull’attività fisica ha permesso di dare indicazioni più chiare ai pazienti.

I benefici dell’esercizio

Nelle nuove linee guida gli esperti dell’ASCO raccomandano vivamente agli operatori sanitari di invitare i pazienti a praticare una regolare attività fisica sia di tipo aerobico, come camminare, correre o andare in bicicletta, sia anaerobica, dal classico allenamento di tonificazione con manubri e bilancieri al Pilates. Queste attività contribuirebbero infatti a ridurre gli effetti collaterali più comuni delle terapie anti-cancro. Non solo, l’esercizio fisico aiuterebbe anche a ridurre l’affaticamento, a mantenere il cuore efficiente, a migliorare la funzionalità del corpo e la forza. Ancora la pratica regolare di un’attività fisica migliorerebbe la qualità di vita, riducendo l’ansia e la depressione in alcuni individui, senza particolari controindicazioni o effetti collaterali. Diversamente non sono state raccolte prove sufficienti a favore o contro l’esercizio per migliorare gli esiti del cancro.

Dieta e controllo del peso

Restano ancora aperti i capitoli inerenti l’alimentazione e la perdita di peso. I ricercatori non hanno potuto infatti disporre di dati sufficienti a favore o contro una particolare dieta o il digiuno per migliorare la qualità di vita, gli effetti collaterali del trattamento o gli esiti del cancro. Lo stesso vale per la perdita di peso. Di sicuro però, scrivono gli studiosi, sono da sconsigliare le diete neutropeniche che escludono frutta e verdure crude, non rivelatesi utili nella prevenzione delle infezioni.

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