2 Settembre 2021L’allattamento riduce il rischio di tumore ereditario dell’ovaioDiagnosi e prevenzione Secondo uno studio pubblicato sul Gynecologic Oncology le donne portatrici di varianti nei geni BRCA1 o 2 che allattano i propri bambini per almeno un anno avrebbero la possibilità di ridurre il rischio di sviluppare il carcinoma ovaricoNelle donne sane allattare il proprio bambino al seno riduce il rischio di sviluppare il tumore ovarico di circa il 24%. Ora uno studio coreano, pubblicato sulla rivista Gynecologic Oncology, segnala che questa buona pratica, in particolare se protratta per almeno un anno, può contribuire a ridurre la possibilità di ammalarsi anche nelle donne portatrici di varianti patogenetiche nei geni BRCA1 e BRCA2.Tra il 15 e il 20% dei tumori ovarici riconosce una base di predisposizione ereditaria associata essenzialmente alla presenza di mutazioni nei geni BRCA 1 e BRCA2. La presenza di varianti patogenetiche in questi geni aumenta il rischio di sviluppare il carcinoma dell’ovaio e quello della mammella e, in misura minore, anche di altri tumori (colon, pancreas e prostata nell’uomo).Effetto protettivo dell’allattamentoI ricercatori coreani hanno analizzato i risultati di cinque ricerche precedenti per un totale di più di 14 mila donne portatrici di varianti nei geni BRCA1 o 2 e hanno evidenziano che l’allattamento al seno riduce complessivamente il rischio di sviluppare il cancro dell’ovaio di circa il 22%. In particolare quando l’allattamento viene protratto per oltre un anno, le possibilità di ammalarsi risultano ridotte del 21,3 per cento nelle portatrici di varianti nel gene BRCA1 e di ben il 43,3% nelle donne con mutazioni BRCA2 rispetto alle compagne che hanno allattato per meno di un anno.Il meccanismo di protezione non è chiaro, tuttavia appare probabile un coinvolgimento del ritardo nell’ovulazione postnatale, che limita l’esposizione agli estrogeni.“L’allattamento al seno è un fattore preventivo e modificabile per il tumore ovarico nelle portatrici di mutazioni nei geni BRCA1/2 – scrivono gli autori della metanalisi -. Persino aver allattato per un periodo limitato si è rivelato protettivo nelle donne con varianti nel gene BRCA1, tuttavia raccomandiamo di allattare per almeno un anno per ridurre il rischio di tumore ovarico nelle donne portatrici di mutazioni nel gene BRCA2”.Condividi sui socialFacebookLinkedInTwitter
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