Aspirina alleata contro il tumore del colon, ma non in tarda età

Un nuovo studio conferma gli effetti protettivi dell’uso regolare di questo farmaco, che verrebbero però a mancare se la sua assunzione a scopo preventivo del cancro del colon-retto viene avviata nell’anziano

L’aspirina a basso dosaggio (100 mg) rappresenta uno degli strumenti cardine attualmente utilizzati per la prevenzione secondaria di eventi cardio-cerebrovascolari, in pazienti con pregresso infarto o ictus cerebrale. Inoltre la sua assunzione regolare è ormai considerata una consolidata strategia di chemioprevenzione del tumore del colon-retto. Ora uno studio prospettico, pubblicato sulla rivista Jama Oncology, suggerisce che questo approccio preventivo sia valido solo se il trattamento viene avviato prima dei 70 anni. Al contrario dopo questa età, il ricorso a questo farmaco non sortirebbe più un effetto protettivo nei confronti del cancro del colonrettale, motivo per cui andrebbe scoraggiato.

Sì all’aspirina prima dei 70 anni

Nel nuovo studio prospettico, coordinato da ricercatori dell’Harvard Medical School e del Massachusetts General Hospital di Boston, sono stati presi in considerazione quasi 100mila partecipanti (67,233 donne del Nurses’ Health Study e 27,313 uomini dell’Health Professionals’ Follow-up Study) che avevano raggiunto i 70 anni, con un’età media di 76,4 anni. In questa popolazione di pazienti sono stati documentati 1431 casi di tumore del colon-retto. L’analisi dei dati, tenendo conto dei fattori di rischio dei singoli individui, ha evidenziato che l’uso regolare dell’aspirina a basso dosaggio era associato un rischio significativamente minore di sviluppare il cancro del colon-retto a o dopo i 70 anni, rispetto a quanto osservato in chi non assumeva questo farmaco in modo continuativo. Tuttavia nei casi in cui la somministrazione dell’aspirina era stata avviata a o dopo i 70 anni, i suoi effetti protettivi venivano a mancare.
Quello che ad oggi è abbastanza evidente è che occorrono almeno da 5 a 10 anni di uso continuativo perché l’aspirina offra benefici per cui è possibile che coloro che iniziano a ricorrervi dopo i 70 anni non abbiano potuto trarne vantaggio a causa della durata limitata della terapia. Vi sono inoltre prove emergenti che i tumori che si sviluppano negli anziani abbiano meccanismi diversi rispetto a quanto accede in soggetti più giovani. “I nostri risultati supporterebbero la raccomandazione di proseguire la terapia con aspirina se iniziata prima dei 70 anni. Ulteriori studi potrebbero però aiutare a capire i meccanismi biologici dell’aspirina in relazione all’età” concludono gli autori dello studio.

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