13 Gennaio 2023Agopressione contro i disturbi del sonno nei pazienti oncologiciDiagnosi e prevenzione Una recente rassegna mostra i benefici della pressione meccanica sugli agopunti per migliorare il riposo notturno di chi ha un tumoreL’agopressione (chiamata anche acupressione o digitopressione), ovvero la pressione di specifici punti del corpo con le dita, potrebbe essere migliore dell’agopuntura per ridurre i disturbi del sonno che spesso affliggono i pazienti oncologici. Lo segnala una rassegna pubblicata su Worldviews on Evidence-Based Nursing. Secondo gli autori sarebbe utile insegnare agli operatori sanitari e agli stessi pazienti questa tecnica, che affonda le radici nella medicina tradizionale cinese.Tumori e disturbi del sonnoSi stima che fino al 60% dei malati di tumore lamenti disturbi del sonno, un tasso pari a tre volte quello della popolazione generale. L’insonnia è il disturbo più comune e si può presentare in diverse forme, in particolare con difficoltà ad addormentarsi, continuo svegliarsi durante la notte o svegliarsi molto presto al mattino e non riuscire più a riaddormentarsi. I pazienti oncologici possono presentare almeno uno di questi problemi che però viene spesso trascurato.Diversi sono anche i fattori che possono contribuire ai disturbi del sonno. Innanzitutto giocano un ruolo importante l’ansia e le preoccupazioni per la propria salute, lo stato incertezza, le difficoltà a conciliare la malattia e il suo trattamento con il lavoro, la famiglia e le relazioni personali. Altri fattori che possono favorire i disturbi del sonno sono inoltre il dolore connesso alla malattia e i trattamenti stessi.Per migliorare il sonno, si può agire a diversi livelli. Innanzitutto migliorando l’igiene del sonno, ovvero seguendo alcune semplici regole come andare a dormire e svegliarsi a orari regolari, non bere caffè alla sera, non fumare, fare una regolare attività fisica (ma non alla sera) e via dicendo. Possono essere d’aiuto anche tecniche di rilassamento mente nonché la stessa agopuntura o le sue varianti come segnala la rassegna.I benefici dell’acupressioneNel nuovo studio, ricercatori dell’Università di Hong Kong hanno condotto una revisione della letteratura scientifica per valutare l’efficacia comparativa dell’agopuntura e dell’agopressione sul sonno nei pazienti oncologici. Gli studi esaminati coprivano sei tipi di interventi: agopuntura manuale, elettroagopuntura, acupressione, agopuntura simulata (placebo), cure abituali potenziate e nessun trattamento. Dall’analisi di 24 studi randomizzati controllati, per un totale di circa 2000 pazienti, è emerso che l’acupressione è il trattamento più efficace tra quelli considerati per ridurre i disturbi del sonno auto-riferiti. Anche l’agopuntura e l’elettroagopuntura hanno comunque dimostrato un effetto benefico, seppur minore rispetto alla pressione meccanica degli agopunti.La maggior parte degli interventi di agopuntura è durato tra le quattro e le 12 settimane. Nella maggior parte degli studi l’agopuntura è stata somministrata uno o due volte alla settimana.I consigliSulla base dei dati raccolti, gli autori dello studio raccomandano l’agopressione come trattamento ottimale per ridurre i disturbi del sonno nei pazienti oncologici e consigliano di offrire formazione su questa tecnica agli operatori sanitari per aiutare i pazienti che lamentano problemi del sonno. Non solo, gli studiosi riferiscono che sarebbe utile addestrare i pazienti all’autosomministrazione dell’agopressione. Imparare questa tecnica offrirebbe infatti ulteriori vantaggi, grazie alla sua flessibilità, al basso costo e al maggior controllo che offre al paziente rispetto al trattamento somministrato dal medico.I ricercatori giapponesi concludono la loro rassegna facendo però notare la necessità di sperimentazioni più rigorose per valutare se forme diverse di agopuntura o agopressione abbiano effetti diversi sul sonno nei pazienti oncologici.Condividi sui socialFacebookLinkedInTwitter
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